venerdì 29 giugno 2018

"Taglio vitalizio? E' una rapina" la vergognosa reazione del parassita Paolo Cirino Pomicino



“Oggi ho letto un articolo divertentissimo sul Corriere della Sera. Raccoglie le lamentele di alcuni ex parlamentari a cui toglieremo i vitalizi tra pochi giorni. Uno piange miseria perchè da 4.700 euro al mese grazie alla nostra delibera prenderà 2.500 e parla di atto illiberale. Ma dico io: ma se hai versato



 contributi per avere una pensione di 2.500 euro perchè te ne davo dare il doppio? Questa è giustizia, altro che illiberalità”. Lo scrive su facebook il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che aggiunge: “Un altro dice che da 2.000 passerà a 400 ed è una rapina. Quindi parliamo di un ex parlamentare che ha versato contributi solo per avere una pensione minima. Capite questa gente? Quando erano in parlamento non hanno mosso un dito per alzare le pensioni minime perchè tanto loro avevano il vitalizio che valeva 5 volte tanto. Adesso lo Stato se ne frega di difendere chi ha i privilegi e pensa a proteggere i più deboli. Potete piangere e strepitare quanto volete, tanto non si torna indietro. Noi i vitalizi ve li togliamo. Mettetevi l’anima in pace”, conclude il leader 5 stelle.

“Queste misure sui vitalizi altro non sono che la riduzione di una parte delle libertà dei parlamentari”, si lamenta Paolo Cirino Pomicino, ex deputato dc che ha raggranellato 18 anni di Parlamento. Come riporta sempre il Corriere della Sera prende 4.700 euro netti, con la delibera dei Cinquestelle avrà 2.500 euro. “Il vitalizio non è una pensione. Ma quando fu introdotto negli anni Sessanta, i padri costituenti erano viventi e compresero che la libertà dei legislatori doveva essere garantita anche sul piano economico nel presente e nel futuro, senza arricchimenti ma con la dignità pari alla funzione svolta”, dice Pomicino.

Francesco Ferrari, 71 anni ed ex Dc e Ppi, Ulivo e poi Pd riceve un vitalizio di cinquemila euro “anche in virtù di 140 milioni di lire di contributi che ho versato di tasca mia e se ora me lo tagliano vado fallito perché in questi anni ho contratto tre mutui per 2 milioni di euro. Soldi investiti nell’azienda, che dà da lavorare a 40 persone”

Anche Enzo Ciconte è infuriato. L’ex parlamentare comunista con una legislatura alle spalle incassa un vitalizio pari a 2.000 euro netti. Con il ricalcolo prenderà 400 euro: “Così è una rapina, questa è una misura incostituzionale”.

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