lunedì 24 settembre 2018
UE, il Ministro Savona lancia un messaggio agli italiani: "Uscita? Bisogna sempre essere preparati a tutto"
Il governo italiano “ha ereditato dal passato un quadro di una certa pesantezza. Oggi la frattura con l’Europa non c’è e spero non ci sia mai, ma i rischi di una frattura ci sono.”
Così il ministro agli Affari Europei, Paolo Savona, a “In mezz’ora in più”, la trasmissione condotta da Lucia Annunziata su Rai 3.
“Spero che l’Europa abbia un guizzo di vitalità – ha continuato Savona – e mandi all’Italia un messaggio che non è guardiano della stabilità, ma dello sviluppo nella stabilità. I due elementi devono camminare insieme, altrimenti il sistema comincia a degradare. Se in questo momento l’Italia ottemperasse agli accordi presi dai precedenti governi di rispettare 0.8% del Pil, noi avremmo una caduta del reddito che pare nell’ordine di mezzo punto, questa non può essere accettata. Ma non dall’Italia, non dovrebbe essere accettata dall’Europa.”
In riferimento al fatto che l’Italia viva al di sotto delle sue risorse, ha dichiarato: “Da tempo vedo che la bilancia dei pagamenti italiani presenta un avanzo di 57,3 di miliardi di dollari, ovvero di 50 miliardi di euro. Il che significa che l’Italia ha un eccesso di risparmio e vive al di sotto delle proprie risorse di 50 miliardi, che sono 3 punti e mezzo il Pil. I 50 miliardi ci sono ma non vengono investiti in Italia ma all’estero.”
Il ministro ha smentito i presunti attriti tra tecnici e politici, affermando che: “Nel gruppo di lavoro che si dedica alla manovra c’è armonia, all’interno c’è un serio dibattito dove non c’è alcun conflitto tra tecnici e politici.”
Savona ha concluso confermando che il piano per l’Europa è arrivato sul tavolo di Bruxelles e relativamente ad un’eventuale uscita dall’Euro, ha detto: “non spetta ai tecnici decidere cosa fare ma alla politica, sarà il Parlamento a decidere cosa fare. Ma un gruppo dirigente serio deve essere preparato a ogni evenienza.”
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Peccato non avere Uno come il Prof. Savona come Ministro dell'economia, forse la situazione in Italia sarebbe migliore, però Mattarella non vuole. Ora io mi chiedo! perché non possiamo ribellarci e spedire Mattarella a fare danni in Africa, naturalmente con un bel REFERENDUM ?
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