Reddito di cittadinanza, M5S: ‘Presupposto indispensabile della prossima Legge di Bilancio’
“Garantire una vita dignitosa a tutti, sostenere i cittadini in difficolta e permettergli di rientrare nel mondo del lavoro, non è un utopia, è un dovere”.
Lo scrive il M5S in un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.
A rafforzare ancora di più la convinzione dei pentastellati dell’importanza del reddito di cittadinanza è la notizia che prima in Francia e a Chicago sono intenzionati a introdurre forme di sostegno universali per i propri cittadini.
Il sindaco di Chicago, Rahm Emanuel, tuttavia ha apportato una piccola modifica, perché mentre in Francia e in Italia il Reddito di Cittadinanza è stato pensato come un aiuto per restituire dignità ai cittadini più deboli giovani o anziani che siano, nella città USA si parla di un reddito universale e senza condizioni per il popolo: 500 dollari ogni mese a mille famiglie.
Come si legge nel post, garantire una vita dignitosa a tutti non è un’utopia ma un dovere per cui i pentastellati si battono da anni, in un paese in cui ci sono circa 9 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà di cui 5 in povertà assoluta. Per porre fine a tanta miseria e incertezza il movimento, come spiegato nel post, ha pensato ad una riorganizzazione dei centri per l’impiego e grazie a questa, a dei percorsi di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro.
Così facendo non solo si risolverà un problema irrisolto da anni, ma si darà la possibilità a tutti di costruirsi un futuro, di essere competenti e competitivi in un mondo mutevole sempre più segnato dal progresso tecnologico, con cui è difficile stare al passo, e proprio per questo è bene prendere delle misure preventive, grazie a cui il nostro Paese verrà rilanciato.
Infine i Cinque Stelle affermano che l’unica priorità del governo del cambiamento è e sarà l’interesse dei cittadini, e in virtù di questo, il Reddito di Cittadinanza è il “presupposto indispensabile della prossima Legge di Bilancio” e una “condizione essenziale per le nostre politiche attive del Lavoro”.
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