sabato 26 agosto 2017
Virginia Raggi rompe il silenzio sullo sgombero degli immigrati e ne ha per tutti! diffondete
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Dopo un giorno e mezzo, Virginia Raggi rompe il silenzio sullo sgombero dei rifugiati a Piazza Indipendenza. Lo fa difendendo l'operato del Comune di Roma - che "ha compiuto il suo dovere fino in fondo" - e addossando tutte le responsabilità alla Regione Lazio - colpevole di aver "disatteso il decreto legge Minniti" - e al governo per la mancanze di "adeguate politiche nazionali".
Scrive Raggi:
"In Italia l'accoglienza è ormai una vera e propria emergenza ma, piuttosto che affrontare la questione, stiamo assistendo a un vergognoso scaricabarile. C'è chi si indigna ma poi volta la faccia dall'altra parte. C'è ipocrisia. Mi riferisco allo sgombero di via Curtatone a Roma. Un edificio occupato abusivamente e sottratto ad un gruppo di imprenditori. Mi riferisco a centinaia di uomini, donne e bambini finiti in strada senza un tetto. Questa è la conseguenza di anni di disinteresse, è il segno dell'inadeguatezza della attuale politica sull'immigrazione e sull'accoglienza.
Il Comune di Roma ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, attenendosi alla legge e offrendo un'alternativa alloggiativa a coloro che tra gli occupanti dello stabile ne hanno diritto: madri con bambini, anziani, disabili, tutti quelli che vengono definiti soggetti con fragilità".
Dunque l'accusa alla Regione:
"Nei mesi scorsi abbiamo provato a fare un censimento per capire chi avesse diritto a ricevere assistenza ma agli operatori del Comune di Roma è stato impedito più volte di entrare nel palazzo dagli stessi occupanti. La Prefettura nei dati che ci ha comunicato il giorno dello sgombero non ha citato la presenza di 37 bambini. Siamo stati avvisati dello sgombero a poco più di 12 ore dall'inizio. Abbiamo messo in campo tutte le nostre forze, offrendo accoglienza mediante la Sala Operativa Sociale (SOS). Un dovere che non tutti hanno compiuto. Mi riferisco senza mezzi termini alla Regione che ha disatteso il decreto legge Minniti che la chiama direttamente in causa. Ma mi riferisco anche all'assenza di adeguate politiche nazionali".
In serata arriva la replica della Regione. "Da maggio non c'è stata alcuna risposta dal Campidoglio sui 40 milioni stanziati dalla Regione Lazio per l'emergenza abitativa nella Capitale.
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PIAZZA INDIPENDENZA E RIFUGIATI
RispondiEliminaNON C'ENTRA IL RAZZISMO, RESTA LA CONFUSIONE.
Confusione artificiale, tra il Comodo Razzismo in Alternanza
per scalciare contro chi lavora, e l'eredità politica del signor Berlusconi... che tiene i sindaci imbrigliati e vulnerabili agli impulsi capricciosi, dei piantagrane e del potere nazionale.
Quando c'era il gruppo di Cento Sindaci, la democrazia vera era più vicina. Ma Berlusconi spezzò la catena degli interessi dei milioni di Cittadini e Sindaci insieme. Da allora, tanto per incominciare, se il sindaco non è abbonato alla mangiatoia del pensiero Unico Ombelicale, come non lo era Ignazio Marino, e di certo lo sappiamo TUTTI che NON lo è Virginia Raggi, oltre all'opposizione locale, il Sindaco, ed in questo caso La Sindaca Virginia Raggi, ha che le rema contro, la struttura del potere nazionale, che non le fa arrivare la liquidità che ci vuole, per attuare i lavori e per fare quanto altro c'è da fare. Come trovare una soluzione per i rifugiati che da parecchio tempo si sapeva che dovevano sgombrare. Non c'entra nulla accusare il vice Presidente della Camera Luigi di Maio di Razzismo, per avere dato ragione alla Sindaca, per la sua brava determinazione.
Il Problema in particolare è che Roma è Ghiotta, e nssun governo, finché dura il cappio anti sindaci ideato da Berlusconi o chi per lui, nessun governo nazionale dal Pensiero Unico Ombelicale, accetta volentieri che un sindaco NON reverente governi Roma secondo legge, ed al servizio dei Cittadini e non del sistema padronale, uno dei tanti, anche peggiori, che il Signor B. ha inventato per cambiare l'Italia, ed ammettiamo che in certi rispetti ci sia riuscito, NON è un pregio ma un dileggio, e sfortunatamente, come si può vedere, non a favore dei Cittadini Romani o Italiani.
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