giovedì 1 giugno 2017

"Ha speso oltre mezzo milione dei Comuni montani per cellulari e benzina” Arrestato sindaco PD


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ECCO LE PRODEZZE DI UN VERO CAMPIONE DEL PD: RISPETTO AD ALCUNI E’ IN DILETTANTE, MA LEGGENDO BENE COSA HA COMBINATO, POSSIAMO DIRE CHE ASPIRAVA A SALIRE DI CATEGORIA. D’ALTRONDE, CON UNA FACCIA COSI’, SE VE LO TROVASTE SOTTO CASA DI NOTTE ALZERESTE LE BRACCIA E DIRESTE “PRENDI SUBITO IL PORTAFOGLIO”… SEMBRA IL FRATELLO GEMELLO DI TOTO’ RIINA.

tratto da Il Fatto Quotidiano

Pistoia, arrestato il sindaco Pd di Pescia: “Ha speso oltre mezzo milione dei Comuni montani per cellulari e benzina”


Acquistava cellulari e i-Pad e faceva benzina con i soldi della delegazione toscana dell’Unione dei Comuni montani di cui è stato presidente dal 2005 al 2016. Con questa accusa è stato arrestato Oreste Giurlani, il sindaco Pd di Pescia, grosso centro in provincia di Pistoia. Giurlani, che si trova ai domiciliari, è anche vicepresidente dell’Anci della Toscana con delega alla montagna. L’accusa è peculato. L’inchiesta è condotta dalla Guardia di Finanza, coordinata dal sostituto procuratore di Firenze Tommaso Coletta. La misura è scattata dopo la firma del gip Anna Donatella Liguri. L’indagine è iniziata su input di un esposto presentato alla Corte dei Conti dal consigliere regionale dei Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. Secondo quanto emerso dall’inchiesta Giurlani ha sottratto senza motivo 570mila euro all’Uncem in un periodo che va tra il 2012 al 2016. Il sindaco, tra l’altro, ha anche trasferito – secondo le accuse – il denaro dell’Unione dei Comuni montani dal conto corrente dell’associazione, di cui aveva disponibilità diretta, al conto corrente personale.

Giurlani – spiega in una nota la Finanza – da una parte  si è “autoliquidato” 200mila euro senza alcuna giustificazione di spesa e dall’altra ha preso altri 233mila con giustificazioni contabili fittizie, “ideologicamente false e soprattutto non pertinenti alla funzione pubblica svolta”. Non solo: ha ricevuto dall’Uncem compensi per 143mila euro per consulenze da lui effettuate a seguito di incarichi autoconferiti. Su questo comunque ci sono ancora approfondimenti in corso. Perquisizioni sono state effettuate in uffici e abitazioni nelle province di Firenze e Pistoia.

L’esposto di Donzelli, in partenza, riguardava presunte irregolarità nel pagamento dei contributi previdenziali ai collaboratori dell’Uncem. Gli accertamenti successivi avrebbero poi consentito di scoprire trasferimenti sospetti di denaro sul conto di Giurlani. Tra le presunte giustificazioni di spese fasulle accertate, spiegano le fiamme gialle, quelle per il carburante, come se avesse percorso 500 chilometri al giorno per lunghi periodi.

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