venerdì 30 giugno 2017

ITALIANI FESTEGGIATE! CI TOGLIAMO IL PARACARRO DALLE SCATOLE! ECCO PERCHE'

Napolitano, adesso sono grossi guai: cosa rischia dopo lo scandalo della maxi-scorta

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La maxi scorta in dotazione del presidente «emerito» Giorgio Napolitano fa discutere. La notizia lanciata dal Tempo sulla sicurezza di Re Giorgio, superiore a quella in dotazione nei lunghi anni al Quirinale e con in più un' autovettura per la sicurezza della moglie, ha scosso il mondo politico che intende reagire.


Sono 45, secondo il Tempo, i poliziotti addestrati che guadagnano tra i 1.700 ai 2.000 euro, con straordinari fino a 50 ore in un solo mese (pagati 7-8 euro l'ora) e indennità di Palazzo che va dai 400 euro per gli agenti "semplici" ai 1.600 euro per i dirigenti.

Il M5S è in prima linea contro questi numeri. Per il deputato Andrea Colletti, è uno scandalo. "Crede di disporre dell' Italia come vuole e, come ha dimostrato qualche giorno fa sulla legge elettorale, anche dei gruppi parlamentari", dice.


Promette una battaglia parlamentare: "Chiederemo a chi se ne occupa in Commissione di scoprire le motivazioni: se si tratta di pericoli reali o solo un vezzo di chi si vuol sentire ancora in carica". Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, premette: "Reputo che se una persona è stata Presidente è giusto che gli vengano garantite tutela e sicurezza. Non bisogna nemmeno esagerare con la demagogia". Ma poi colpisce: un numero di uomini a disposizione addirittura superiore agli anni da Capo dello Stato è ritenuto dall' ex ministro "esagerato". "Sono sufficienti sette uomini al massimo", sentenzia. Augusto Minzolini, anch'egli di Forza Italia, scrive su Twitter: "In Italia il limite del ridicolo è superato!".

Da Fratelli d'Italia, si alza la voce di Fabio Rampelli: "Non ho mai fatto uso di auto blu e scorta quando ne avevo. Penso, a maggior ragione, che in assenza di minacce esplicite di terrorismo o mafia, nessuna carica dello Stato debba beneficiare di una tale misura". Secondo lui, quando un compito istituzionale è stato portato a termine "si deve tornare a essere semplici cittadini".

Intanto, Napolitano si difende. Una nota dell'ufficio stampa del Quirinale chiarisce che "la sicurezza del Presidente emerito Giorgio Napolitano viene garantita con gli stessi criteri e con le stesse modalità utilizzati per tutte le persone assoggettate a tutela e, comunque, con un numero di persone di gran lunga inferiore rispetto aquello indicato nell' articolo che non ha pertanto riscontro nella realtà".

2 commenti:

  1. Per questi elementi lo Stato è un pozzo senza fine, una risorsa inesauribile messa ha disposizione soltanto per loro, per farne uso è consumo a secondo le proprie esigenze personali!! Che poi questo pozzo è alimentato dal popolo che suda lavora giorno e notte non gli frega un cavolo!! perchè secondo loro, tutto gli è dovuto senza risparmi!! (cazzo ci tenevamo il RE quello vero poi..)

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  2. Commentate non solo sui social ma dappertutto le ingiustizie nei confronti del popolo italiano si devono sbandierare ai quattro venti.

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