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Qualche sospetto sul suo nome era legittimo averlo già ieri. Sull'"importante membro del governo" che si sarebbe lui pure interessato alle sorti di Banca Etruria, chiedendo a un'altra banca di intervenire nel suo salvataggio. La banca in questione, come scriveva ieri il quotidiano La Stampa, era Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Bper. E infatti, qualche ora dopo, Graziano Del Rio (già sindaco di Reggio Emilia e quindi con sicuri agganci nelle banche della regione) ha ammesse di essere stato lui a rivolgersi l'istituto di credito, che a sua volta aveva confermato contatti con un membro del governo Renzi, smentendo tuttavia di aver ricevuto pressioni a riguardo di un salvataggio di Banca Etruria.
"Avevamo diversi dossier su diverse banche, compreso quello di Etruria" avevano confermato da Bper "ma poi avevamo deciso che non se ne faceva niente". All'epoca dei fatti Graziano Del Rio non era ancora stato nominato al ministero dei Trasporti, ma era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (la stessa casella occupata nel governo Gentiloni da Maria Elena Boschi) e nel suo ruolo era legittimato a interessarsi alle crisi industriali cosiddette "minori", ovvero quelle di non specifica competenza dei ministeri dello Sviluppo economico e dell'Economia e Finanze. Resta comunque il fatto di come, a una crisi industriale appunto "minore" siano stati in molti a interessarsi in quei tempi...
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