mercoledì 10 ottobre 2018

ULTIM'ORA - Sanità, cambia tutto! Ecco cos'ha detto il Ministro Giulia Grillo





Giulia Grillo: ‘Mai più tagli alla sanità, stessi servizi in tutte le regioni per tutti i cittadini’



Il ministro della salute, Giulia Grillo, ha rilasciato un’intervista a La Verità in cui sono state affrontate varie tematiche in merito al suo operato.

Di seguito alcune dichiarazioni, riportate dal Movimento 5 stelle in un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.

Una delle prime domande riguardava le priorità e la soglia di finanziamenti al settore a cui Grillo ha risposto così: “Il mio impegno è di trovare ulteriori risorse. Finché ci sono io, tagli alla sanità non se ne fanno. Per il 2019 abbiamo calcolato 117,2 miliardi per i fabbisogni della Sanità a fronte dei 116,1 previsti da Gentiloni.”

“Quanto alle priorità, – ha continuato – abbiamo l’imperativo di garantire l’erogazione degli stessi livelli essenziali di assistenza in modo equo su tutto il territorio. Oggi non è cosi.”

“Stiamo predisponendo un piano Marshall per la sanità – ha dichiarato – Si parte da circa 5 miliardi che il ministero della Salute ha già a disposizione. Ma ovviamente è un piano pluriennale.”


Relativamente all’abolizione del numero chiuso previsto per il test di medicina, ha detto: “In Italia non mancano i dottori, ma gli specialisti e i medici di famiglia, ed un problema che riguarda proprio i giovani laureati. Sull’abolizione del numero chiuso, la mia idea è di aggiornare la modalità di selezione con criteri più legati al merito e alla reale volontà dello studente di diventare medico.”

Per ridurre gli sprechi “Uno dei primi atti è stata la creazione di un tavolo di esperti per una nuova governance del farmaco e dei dispositivi medici. Sulla spesa per beni e servizi ci sono margini per rendere sempre più efficiente il sistema.”

Contro l’eccesso di ‘out of pocket’ per cui il Movimento si è sempre battuto, ha affermato: “La Costituzione garantisce a tutti il diritto alla salute. Troppi italiani rinunciano alle cure per ragioni economiche. Penso sia un dovere del ministro rimuovere gli ostacoli che danneggiano i concittadini più in difficoltà.”

Riguardo al morbillo che in Italia è ancora una malattia endemica, ha osservato: “Per eliminare il morbillo anche da noi occorre rapidamente immunizzare questi soggetti. Bisogna pensare poi a come proteggere il personale sanitario e quello scolastico.”

“Per rispondere adeguatamente alle preoccupazioni dell’Europa, – che considera l’Italia come un Paese untore – l’obbligo della vaccinazione nei nuovi nati e in età scolare è certamente necessario per raggiungere e mantenere le coperture previste dall’Oms, ma non è assolutamente sufficiente.”

“La prevenzione vaccinale è una attività complessa e, come sappiamo, il nostro Paese non raggiunge pienamente i numeri che l’Oms ci richiede. Aver concentrato tutta l’attenzione solo sull’obbligatorietà ha fatto trascurare le altre azioni indispensabili per l’efficacia delle campagne vaccinali” ha sottolineato il ministro.

“Serve una legge quadro completa e moderna, che dia al Servizio sanitario tutti gli strumenti normativi e le risorse organizzative necessarie, e il nostro ddl, che è in discussione da martedì in Senato, aiuta a fornire le risposte adeguate” ha concluso.

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