domenica 28 ottobre 2018

I soldi del taglio delle Pensioni d'oro verranno inserite nelle pensioni minime. Ecco l'ennesimo capolavoro del Governo a servizio dei cittadini



Il Taglio delle Pensioni D'oro, proposto dal Movimento 5 Stelle, potrebbe arrivare fino al 20 per cento per alimentare un fondo risparmio destinato alle pensioni di cittadinanza. La proposta è inserita nella legge di Bilancio e sarà presa in esame dal Parlamento dal 5 novembre.

L’obiettivo è aiutare “particolari categorie di soggetti”, togliendo a chi riceve tanto, per dare a chi invece ogni mese ha una pensione sotto il livello minimo dei 500 euro, viene quindi scartata l’ipotesi di un ricalcolo contributivo degli assegni d’oro. La misura interesserebbe circa 28mila persone e sarebbe valida solo per 5 anni, come ha proposto la Lega per evitare il rischio di eventuali ricorsi.

Con il taglio delle pensioni d’oro, si prevede anche l’istituzione all’Inps di un “Fondo risparmio” per “garantire l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche in favore di particolari categorie di soggetti”.
L’idea dell’esecutivo giallo-verde è quella di utilizzare le risorse di questo fondo per le pensioni di cittadinanza, pensioni che insieme al reddito di cittadinanza, servono per aumentare le pensioni minime facendole arrivare a 780 euro, la soglia minima di povertà relativa.

Nella bozza di legge sul taglio delle pensioni d’oro però c’è anche scritto che “l’utilizzo delle risorse è bloccato per un periodo di tre anni, a decorrere dalla entrata in vigore della presente legge”. Ma i primi assegni delle pensioni di cittadinanza dovrebbero partire già dal prossimo gennaio.

Così facendo si ridurrebbero gli assegni superiori ai 4.500 euro mensili, attraverso un prelievo modulato in base ad almeno 5 scaglioni. “Per favorire l’equità del sistema previdenziale” si prevedono tagli percentuali di prelievo: tra l’8 e il 10 per cento per le pensioni dai 90 ai 130mila euro, tra il 12 e il 14 per cento per quelle fino a 200mila euro, tra il 14 e il 16 per cento fino ai 350mila euro, tra il 16 e il 18 per cento fino ai 500mila euro, e del 20 per cento per le pensioni sopra i 500mila euro. Sono escluse le pensioni di invalidità, quelle per le vittime del dovere o di azioni terroristiche e quelle riconosciute ai superstiti.

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