lunedì 8 ottobre 2018

I soldi dei finanziamenti ai giornali? Saranno dati come incentivo alle aziende che assumono. L'ultima idea del Governo



Il sottosegretario all'Editoria vuole abolire un finanziamento indiretto alla stampa pagato dalle piccole e medie aziende italiane: gli annunci delle gare pubbliche



Una leggina di due righe, che permetterà in un colpo solo di semplificare la pubblica amministrazione, di abolire una spesa inutile per le piccole e medie imprese italiane e di tagliare un finanziamento indiretto ai giornali: in tutto, un risparmio calcolato di ben 40 milioni di euro. È la prima iniziativa promossa dal sottosegretario all'Editoria Vito Crimi, a cui sta lavorando in collaborazione con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.



Retaggio del passato

Nel mirino sono finiti gli annunci di gare e bandi pubblici: quei piccoli riquadri, con scritte microscopiche e quasi invisibili, che riempiono ogni giorno pagine e pagine dei giornali di tutta Italia. Ogni volta in cui una pubblica amministrazione lancia una gara ad evidenza pubblica, infatti, è obbligata per legge a pubblicarne un estratto in almeno un quotidiano nazionale e uno locale (a volte due per tipologia), da scegliere a sua discrezione. «Questi spazi costano – sottolinea il sottosegretario Crimi sul blog del M5s – Costano tanto, anche migliaia di euro ciascuno. E più sono grandi, più costano. Più grande è la tiratura dei giornali e più costano. Insomma seguono le logiche della pubblicità. E cosa fanno le amministrazioni per risparmiare? Riducono i testi e scrivono in box piccolissimi. O almeno, così facevano una volta, quando le spese di pubblicazione erano a carico dello Stato. Oggi sapete chi paga? Pagano le imprese e i professionisti. Dopo l’aggiudicazione di un appalto pubblico, infatti, l’impresa vincitrice deve rimborsare all’Amministrazione le spese per la pubblicazione degli avvisi. E deve pagare subito, prima ancora di vedere l’ombra di un quattrino, prima di aver stipulato contratti».



Regalo ai giornali

Per giunta, questi minuscoli avvisi sono ormai praticamente inutili: nessuna impresa si informa sulle gare comprando ogni giorno tutti i quotidiani d'Italia e sfogliandoli pagina per pagina. Al contrario, grazie ad Internet oggi si possono consultare online le Gazzette ufficiali italiana ed europea, che contengono ogni avviso di gara. Ed esistono dei servizi specializzati che permettono di avvisare automaticamente la ditta ogniqualvolta ne viene pubblicato uno di suo interesse. Il risultato di questa anacronistica norma del codice degli appalti è dunque solo quello di realizzare un finanziamento indiretto alla stampa che pesa sui bilanci delle aziende, soprattutto di quelle più piccole. «Il Movimento 5 Stelle abolirà subito questo assurdo pedaggio che ancora grava sulle imprese italiane», promette dunque Vito Crimi.

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