martedì 12 febbraio 2019
Ufficiale: Tav bocciata per costo/benefici. Hanno sempre avuto ragione i 5 stelle. E adesso Salvini che fa?
Un vicepremier è andato a Palazzo Chigi ma ha detto di non aver ancora letto il dossier sulla Tav. L’altro è rimasto al ministero dello Sviluppo economico, in silenzio da due giorni, ma sulla Torino-Lione ha detto più volte come la pensa: non intende farla. A ribadirlo è il ministro Danilo Toninelli nel giorno in cui pubblica online l’analisi costi benefici: “I numeri dell’analisi economica e trasportistica sono estremamente negativi, direi impietosi“. L’alta velocità Italia-Francia è ufficialmente il principale detonatore che rischia di far esplodere i rapporti interni all’esecutivo. Dal Carroccio arrivano segnali di chiusura totale: “Su diverse modalità di attuazione della Tav” si “può ragionare” mentre “non realizzarla non la ritengo un’ipotesi percorribile”, ha detto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, ospite di SkyTg24. “E’ un’analisi tecnica come altre, non è il Vangelo. Prima di mandare a monte la Tav ci penserei bene”.
Vertice lampo senza Di Maio – Dopo il forfait di ieri notte, il premier Giuseppe Conte ha convocato un vertice lampo a Palazzo Chigi con al centro il dossier sul Tav e il caso Venezuela. Presenti il vicepremier Matteo Salvini, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Assente il vicepremier Luigi Di Maio, rimasto al Mise. Un’assenza fondamentale quella del leader del M5s che ha avuto l’effetto di boicottare il summit di Palazzo Chigi, Dove infatti – secondo fonti qualificate – non si è parlato della linea dell’alta velocità. Arrivando alla riunione il ministro dell’Interno ha detto ai cronisti: “Non ho ancora letto il dossier“. Dal vertice è arrivata solo una decisione sul Venezuela: M5s e Lega impegnano il governo “a sostenere gli sforzi diplomatici anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali, al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere credibili e in conformità con l’ordinamento costituzionale”.
Toninelli: “Numeri negativi e impietosi” – Ovviamente, però, la notizia del giorno è la pubblicazione dell’analisi costi benefici. “Come ciascuno adesso può vedere da sé, i numeri dell’analisi economica e trasportistica sono estremamente negativi, direi impietosi: stiamo parlando di costi che, su un trentennio di esercizio dell’opera, superano i benefici di quasi 8 miliardi, tenendo conto del solo esborso per il completamento”, dice il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. “Una cifra che – continua il ministro– scende appena a 7 miliardi se si considera uno scenario più ‘realistico’ di crescita dell’economia, dei traffici e di cambio modale. Secondo il soggetto proponente, grazie alla nuova linea i flussi di merci su ferro dovrebbero moltiplicarsi magicamente di ben 25 volte da qui al 2059. In realtà, i numeri ci dicono che dovremmo spendere oltre 5 miliardi di fondi pubblici per spostare dalla strada alla ferrovia, se va bene, 2mila o 3mila tir al giorno, quando sulla Tangenziale di Torino, per dare un termine di paragone, passano quotidianamente 60mila mezzi pesanti. Voglio ribadirlo: Lione è una bellissima città, ma è evidente che ci siano altre priorità infrastrutturali in questo Paese”. Il ministro del M5s ricorda dunque alla Lega che “nel Contratto di Governo abbiamo scritto che bisogna ‘ridiscutere integralmente’, e sottolineo ‘integralmente’, il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia. La decisione finale, come è naturale che sia, spetta ora al Governo stesso nella sua piena collegialità”.
Cosa c’è nell’Analisi – Il Fatto Quotidiano ha pubblicato in esclusiva con uno speciale i contenuti del dossier (leggi) . L’analisi costi-benefici sulla Torino-Lione commissionata dal governo parla nel migliore dei casi di un effetto negativo (sbilancio tra costi-benefici) di 5,7 miliardi; nel peggiore di 8 miliardi; in quello “realistico” si arriva a 7 miliardi. Oggi il dossier sarà accessibile a tutti: la “relazione verrà pubblicata sul sito” del Mit, ha annunciato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, spiegando che già ieri è stata consegnata ai vicepremier Di Maio e Salvini. “Finalmente, potrà partire un dibattito pubblico talmente importante, a partire dai numeri”, sottolineava Toninelli. E si potrà capire “quanto ci costa, quanti sono i benefici. E non si creeranno opinioni su giudizi ma su dati scientifici”. “Sulla Tav c’è bisogno di finire quello che abbiamo cominciato – aveva detto ieri il leader del Carroccio – certo non perché ce lo dicono i francesi, ma perché serve agli italiani“.
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