Maurizio Venafro, ex braccio destro del Governatore piddino della Regione Lazio Nicola Zingaretti, risulta indagato nell’ambito di un’indagine della procura di Roma su corruzione in atti giudiziari al Consiglio di Stato.
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A Venafro, riporta Il Sole 24 Ore, viene contestata l’accusa di corruzione perché secondo i pm avrebbe «percepito 72 mila euro da società riconducibili all’imprenditore Fabrizio Centofanti (anche lui indagato), espressioni della Energie Nuove Srl, in concorso con Amara, titolare di Dagi Srl».
Ma queste informazioni vengono relegate a fondo pagina dal Sole e dalla Stampa, come se non fossero degne di nota.
Ma se fosse successo ad un grillino, apriti cielo! I fake media avrebbero sbattuto la notizia in prima pagina e in apertura dei tg.
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