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"I diritti non cadono dal cielo. Nessuno ti regala niente in questo Paese così pieno di melma. I diritti ce li dobbiamo andare a prendere. Punto. Lo si può fare in tanti posti. Oggi lo si può fare in piazza. Noi saremo in piazza e tutti coloro che sono stanchi di subire e di vedere fette di sovranità popolare che vengono cancellate, non hanno solo il diritto di manifestare, hanno il dovere di farlo. Io sono stanco di chi si lamenta e basta. Sono stanco di chi è capace di scendere in piazza solo per contestare la nazionale di calcio. Costoro sono i migliori alleati del sistema. Chi dice “tanto non cambia nulla”
lo dice perché lui non ha alcuna forza di cambiare. Per fortuna c'è chi ha questa forza. Oggi dobbiamo scendere in piazza. Lo dobbiamo fare con ardore e intelligenza, con indignazione e nonviolenza. E ognuno di noi ha un ruolo fondamentale: quello di spiegare cosa sta accadendo. A me non interessano minimamente le poltrone. Chi mi conosce lo sa. Mi interessano i diritti e il Popolo ha il sacrosanto diritto di scegliersi i parlamentari. Sapete perché negli ultimi anni il Parlamento ha approvato per lo più leggi di merda? Perché i parlamentari non rispondono al Popolo che di fatto non li elegge, ma ai partiti che li nominano. E i partiti, a loro volta, dipendono dai loro finanziatori. Questa è democrazia? Siamo in tempo per fermarli ma dipende da ognuno di noi. Ripeto, al di là della propria appartenenza politica. Io ce l'ho sempre messa tutta, sono sceso sempre in piazza anche a costo di beccarmi qualche fischio. Perché quello per cui ci stiamo battendo conta molto di più. E chi dice che questa sia retorica è il primo che ha già mollato. Il primo che si accontenta. Oggi saremo in piazza Montecitorio, dalle 13.00 in avanti. Esserci è un dovere!"
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