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Scanzi contro Alfano: ‘Leader di niente. A stento è arrivato al 4% e ce lo ritroviamo da anni come ministro’


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Non ha usato mezze parole Andrea Scanzi a Otto e Mezzo qualche sera fa.
Il giornalista del Fatto Quotidiano, durante il dibattito con Maurizio Lupi di Alternativa Popolare e l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli ha lanciato un duro attacco ad Angelino Alfano, dicendo che il ministro è “il leader di niente”
“Angelino Alfano? E’ il leader di niente, del nullismo politico, come lo ha definito l’ex Ncd Paolo Naccarato. Ed è sempre lì”.
Già la parola ‘leader’ attribuita ad Alfano per me è impegnativa.
Ma lui è il capo di una forza che ha raggiunto a fatica nel 2014 il 4% grazie all’aiuto dell’Udc. Incarna pochissimo nel Paese, soprattutto nel centro-nord e io, da cittadino, me lo trovo da anni leader di un partito che neanche esiste, prima ministro degli Interni, ruolo di cui nessuno si è accorto se non per i suoi errori, e poi ministro degli Esteri”.
Questo – ha aggiunto Scanzi – se “secondo lei è un paese democratico, per me non lo è”
Scanzi ha poi proseguito parlando dei rapporti tra il partito di Alfano (Alternativa Popolare) e il Pd:
“E’ strategica per Renzi innanzitutto da un un punto di vista numerico. Sono sempre esistiti gli aghi della bilancia sia nella Prima, sia nella Seconda Repubblica, motivo per cui anche l’1-2% serve per avere una maggioranza.
In secondo luogo, ci sono delle affinità elettive. Basti pensare alla Sicilia, dove Pd e Ap corrono insieme.

Non l’ho mica deciso io.
In Sicilia c’è uno che si chiama Micari, il quale proprio in queste ore ha presentato la sua lista dentro cui ci sono ex cuffariani, ex lombardiani, ex berlusconiani, alla faccia della rottamazione invocata dal centrosinistra”.