giovedì 26 ottobre 2017

Così il sistema vuole governare l’Italia anche se dovesse vincere il M5S

Il Bisturi di Clairemont Ferrand: Così il sistema vuole governare l’Italia dopo aver perso le elezioni


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La Stampa di De Benedetti racconta che l’amministrazione Trump vede l’indipendenza della Catalogna come “un passo per sgretolare l’Europa e la Nato” da parte di Mosca. Così come, aggiunge l’articolista, i referendum di domenica scorsa in Veneto e Lombardia e le prossime elezioni italiane.
Per una volta però il bersaglio di questo articolo non è Putin, se non indirettamente. E tantomeno la Spagna.

Il vero target che si vuole colpire in maniera surrettizia è il Movimento 5 Stelle per puntare ad ottenere due risultati.
Il primo è quello di impedire che il Movimento ottenga il voto degli indecisi – che saranno quelli che decideranno l’esito delle elezioni – insinuando loro ogni genere di dubbio per far in modo che non vadano a votare.
Se i fake media non riescono nell’intento, il piano B è disarmare il Movimento impedendo che metta in pratica la politica che ha promesso – tutta, ma solo per fare un esempio aderente al contesto dell’articolo, quella di togliere le cosiddette sanzioni alla Russia – montando già da ora una campagna che punta ad indicare Putin come fattore decisivo del successo del Movimento nella eventuale vittoria elettorale.
Questo, nei loro auspici, dovrebbe impedire ai 5 Stelle di dare piena attuazione alla politica che ha promesso a chi lo ha votato e costringendolo così a fare non la politica promessa ma quella di lor signori.
Bello vero vincere le elezioni dopo averle perse!
Si dirà che è impossibile. Tutt’altro!
Infatti l’establishment ha testato con successo – per ora, ma può essere pure che si riveli una vittoria di Pirro – questo metodo con Trump. Il presidente americano ha vinto le elezioni promettendo una determinata politica, ma dopo le elezioni nei fatti finora gli è stato non solo impedito di attuarla ma addirittura è stato costretto a fare la politica del sistema.
Imputando a Putin la vittoria eventuale del Movimento non solo si mira a fare in modo che non venga attuata la politica estera promessa, ma qualsiasi politica, neutralizzando nei fatti la vittoria elettorale.
Per il M5S vincere sarà durissimo. Ma il peggio sarà dopo l’eventuale vittoria.
È per questo che raccomandiamo ai 5 Stelle di impostare già da subito gli aspetti operativi essenziali della politica economica, quella su cui si deciderà il destino del Movimento e dell’Italia.

Raggi a Roma docet

1 commento:

  1. Siete rimasti un po indietro con le notizie, il russiagate si sta trasformando nelbilclintongate ormai la barzelletta della russia che falsifica le elezioni non regge più neanche ai media di regime

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