mercoledì 16 gennaio 2019
Salvini, che ci fai a cena con la Boschi, Lotti e Letta?
Un vecchio detto suonava così: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Magari non ci piglia molto con un evento estemporaneo, nel senso che una cosa è andare a cena con le stesse persone una sera prima e l’altra pure, altra è andarci per un evento.
Insomma una casualità.
Salvini ne ha dato quest’ultima interpretazione, ne ha insomma derubricato l’importanza con una scrollatina di spalle. Salvini sembra dire: ‘ è gente che non frequento…..in questo evento, cui sono onorato di essere stato chiamato, ci sono anche queste persone, ma non mi importa più di tanto…’
Sta di fatto che, anche a noi che nutriamo simpatia per lui, risulta un tantino difficile accettare questa interpretazione del leader della Lega. Resta un sottofondo dal sapore politichese d’altri tempi. Andare a un evento in cui sono presenti, tra gli altri, diversi alti papaveri dei poteri marci morti, ma non ancora sepolti, per uno come Salvini dovrebbe creare non poco imbarazzo. La cena dovrebbe risultargli abbastanza indigesta.
Stare insieme a chi odia qualsiasi cambiamento in Italia, dove perciò il rigetto per il Governo Conte raggiunge l’acme, che senso ha per il vicepremier di quel governo? Siccome è presumibile che Salvini sia così avveduto da non sfuggirgli che la partecipazione a una cena del genere portava con sé una problematica politica, resta da capire che cosa voglia dire che non ha il coraggio di dire. Può essere che voglia inviare qualche messaggio, come facevano e fanno ancora tra di loro i politici che sono stati cacciati via il 4 marzo dello scorso anno.
Mentre chi ha dato vita al Governo Conte ha fatto della schiettezza, del parlare chiaro, una bandiera culturale e politica. Salvini, che si fa riprendere spesso con la ruspa, che fa di tutto per presentarsi ‘pane al pane, vino al vino’, sembra smentire questa impostazione con un atto di non facile interpretazione, un atto che, è innegabile, appare il contrario all’immagine che dà di sé. O per lo meno in contro tendenza con la bandiera della spontaneità sempre innalzata ai quattro venti.
Siccome a noi piace il Matteo Salvini ruspante, non neghiamo che questa novità della cena con gli esponenti del vecchio regime ci spiazza abbastanza. Essi sono ancora in lutto per essere stati cacciati via dagli italiani che semplicemente non li tolleravano e ancor più ora non li tollerano. Gli italiani finalmente se ne sono liberati, il respiro della libertà li porta a tener lontano da loro i relitti della vecchia politica politicante come fossero la peste e proprio ora Salvini si fa loro commensale. Incomprensibile, francamente.
Quindi chiedo a Matteo Salvini: che hai da spartire con gente che ha rovinato l’Italia?
Con gente così non dovresti neanche prendere un caffè, e invece ci vai a cena?
Il solco culturale e politico che lo separa da costoro dovrebbe essere incolmabile.
Come mai dunque a cena insieme, certo con tanti altri, ma pur sempre insieme?
Ci ha fatto pensare il tema della cena: la riforma della giustizia.
Quando si parla di tale tema, il pensiero corre veloce alla legge Spazza Corrotti, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle.
Non è un mistero che la stragrande maggioranza dei partecipanti alla cena cui partecipa Salvini insieme ad altri due ministri leghisti, la Bongiorno e Fontana, vedano la legge ‘Spazza Corrotti’ come fumo negli occhi. Tanto che gli unici a non essere presenti alla cena sono gli esponenti dei 5 Stelle: nessuno di essi sarà presente.
Questo è il messaggio forte da parte del Movimento 5 Stelle: nessun compromesso con chi appare titubante nel combattere davvero e risolutamente ogni forma di corruzione.
Evidentemente questa volta la legge ‘Spazza Corrotti’, così ostica e sgradevole e così forsennatamente osteggiata negli ambienti della politica, coglie davvero nel segno.
Infatti per la prima volta si fa una legge efficace contro la corruzione!
Anche di qui passa il vero cambiamento.
La lotta dei poteri marci e morti ma non ancora sepolti, contro il governo Conte, espressione della comune volontà politica del Movimento 5 Stelle e della Lega, si fa serrata, senza quartiere, senza respiro, perché il cambiamento che sta realizzando è vero e reale.
Se fosse stato un cambiamento gattopardesco, ovvero un ‘cambiamo tutto per non cambiare nulla’ , state pur certi che la guerra contro il nuovo governo sarebbe stata solo apparente.
Come potete facilmente riscontrare hanno un odio viscerale contro il Governo Conte, una rabbia biliosa incontenibile.
Perciò, come già facemmo in altra occasione, e sempre nell’ottica del rispetto per Matteo Salvini, ripetiamo l’avviso: stia attento alle sirene! La loro voce persuasiva, se ascoltata, può essergli letale.
Matteo Salvini alle elezioni regionali in Sardegna e in Abruzzo non si presenta da solo, ma con Berlusconi.
Nelle elezioni suppletive del collegio uninominale di Cagliari non si presenta da solo ma ancora con Berlusconi.
Non è un buon legame, non è un legame di cui andare fieri, anzi sarebbe un legame da tranciare di netto. In questo caso anziché usare la ruspa, è sufficiente usare un bel paio di forbici.
Coraggio Matteo, cambia vita, cambia compagnia.
Se poi al legame vecchio con Berlusconi aggiungi anche quello con Renzi la situazione si fa seria.
Abbiamo già sperimentato un frutto del legame con Berlusconi e Renzi che è stata la legge elettorale demenziale meglio nota come Rosatellum: essa è stata votata anche da te.
Quello schifo di legge elettorale, fatta con lo scopo esclusivo di impedire la vittoria del Movimento 5 Stelle, ha avuto l’unico pregio, di rendere possibile esattamente il contrario di ciò per cui è stata pensata e voluta, e cioè il Governo a 5 Stelle, seppure insieme alla Lega. Con la legge elettorale precedente i 5 Stelle sarebbero andati da soli al Governo.
Esserci andati insieme, 5 Stelle e Lega, sebbene non per scelta ma per necessità, io ritengo sia stato meglio per portare insieme il peso delle responsabilità e deve essere colta come un’opportunità di crescita comune nell’esperienza governativa.
Lo sai che ‘le cattive compagnie corrompono i buoni costumi’: perciò alla larga dalle sirene che vengono da destra e da quelle vengono da sinistra!
Ricordalo: sono letali!
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