mercoledì 30 gennaio 2019
Il terrorista latitante a Parigi vive con la pensione dell’Inps: l’ultima incredibile scoperta che grida vendetta
Un assegno da 1500 euro per Pietrostefani, condannato a 14 anni per il delitto Calabresi. Si gode la pensione in Francia
Dopo l’arresto di Cesare Battisti i riflettori sono tutti puntati su Giorgio Pietrostefani.
Latitante in Francia e condannato per l’omicidio del commissario Calabresi, vive con una pensione pagata dall’Inps di 1500 euro. A rivelarlo è Panorama che racconta l’assurda vicenda. A quanto pare Pitrostefani percepisce un assegno dall’Istituto di previdenza sociale in quanto titolare di uan pensione di vecchiaia dei lavoratori ex Inpdai. Pietrostefani oggi ha 75 anni, si è separato dalla moglie e ha subito un trapianto di fegato. Dal 2017, come detto, incassa il rateo della pensione. Per poter mettere le mani sull’assegno, Pietrostefani ha versato in Francia, dal 2000 al 2015, 12000 euro ogni anno per pagare i contributi previdenziali e quindi accedere ad una convenzione tra Francia e Italia che permette poi l’erogazione dell’assegno previdenziale. Insomma si può dire che lo Stato italiano paga la pensione ad un latitante.
In Francia Pietrostefani ha svolto la professione di archietetto ed è stato anche dirigente di azienda con un ufficio in pieno centro a due passi dal museo del Louvre. Col riscatto degli anni universitari e con i contributi versati quado lavorava in Italia è riuscito ad ottenere la pensione che ammonta a 21.740 euro netti all’anno. Una beffa e un altro schiaffo all’Italia dove non ha mai saldato i conti con la giustizia.
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