lunedì 4 settembre 2017
ECCO QUANTO GUADAGNANO I PARASSITI: DA RENZI ALLA BOLDRINI, PASSANDO PER GRASSO E NAPOLITANO
LINK SPONSORIZZATO
edditi parlamentari, Boschi ministro più povero e Galletti il più ricco. Grillo raddoppia e Berlusconi non è in anagrafe
A rivelarlo sono i dati dell’anagrafe patrimoniale riferita ai tesorieri e ai dirigenti di partito che ogni anno viene resa pubblica per legge. Assente la documentazione sul leader di Forza Italia perché da dirigente di partito non più in Parlamento non è obbligato a depositarla
Maria Elena Boschi è il ministro che guadagna meno (96.568 euro), mentre Gian Luigi Galletti quello più ricco (126.119 euro). Il reddito imponibile dell'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi è rimasto invariato rispetto all’anno scorso (107.960 euro) . Sconosciuta la situazione di Silvio Berlusconi che non ha depositato la sua dichiarazione facoltativa in quanto non in Parlamento.
A rivelarlo sono i dati dell’anagrafe patrimoniale riferita ai tesorieri e ai dirigenti di partito che ogni anno viene resa pubblica per legge. Il premier è al settimo posto nella ‘classifica’ dei membri del governo più ricchi e il suo reddito risulta leggermente inferiore a quelli dei vicepresidenti della Camera. Roberto Giachetti, Simone Baldelli e Marina Sereni hanno infatti un reddito intorno ai 135mila euro.
Quanto ai presidente delle Camere invece, Pietro Grasso ha dichiarato 352.171 euro e Laura Boldrini 137.566 euro. Al Senato tra i vicepresidenti svettaLinda Lanzillotta con un reddito complessivo di 336.442 euro, non molto inferiore a quello di Grasso. Il più ‘povero’ risulta Maurizio Gasparri, con 129.516 euro di reddito complessivo contro i 140.049 di Roberto Calderoli e i 185.672 euro di Valeria Fedeli. Tutti comunque redditi superiori a quello del premier.
Non figura invece più Silvio Berlusconi che non ha depositato la sua dichiarazione facoltativa in quanto dirigente di partito. Berlusconi viene censito sull’anagrafe patrimoniale del Parlamento solo in quanto senatore e quindi solo ad inizio legislatura, essendo decaduto: il suo reddito dichiarato nel 2013 e riferito all’anno precedente risultava essere di 4,5 milioni di euro. Già dallo scorso anno il Cavaliere non risultava più nell’anagrafe patrimoniale del Parlamento.
Presidenti Senato e Camera – Nessuna variazione nei redditi dei presidenti dei due rami del Parlamento. Secondo la documentazione fiscale resa disponibile on line, sui rispettivi siti istituzionali in base alla legge, il presidente del Senato Pietro Grasso attesta nel 2015, in riferimento all’imponibile del 2014, un reddito di 352.171 euro. E così, come l’anno precedente, supera quanto dichiarato da Laura Boldrini, con il suo imponibile che si ferma a 137.566 euro.
Presidenti dei gruppi parlamentari – Fra i presidenti del gruppo parlamentare, Karl Zeller (Autonomie) batte i colleghi nella ‘classifica’ dei capigruppo più ricchi di palazzo Madama, attestandosi, secondo la dichiarazione del 2015 relativa all’anno precedente, su 450.150 euro. Il più povero è il presidente del gruppo Grandi autonomie e libertà, Mario Ferrara, con 80.648 euro.
Tra i due estremi, in ordine decrescente di reddito: Paolo Romani(Fi, 162.021 euro), Luigi Zanda (Pd, 141.204), Loredana De Petris (Misto-Sel, 139.150), Cinzia Bonfrisco (Conservatori e riformisti, 126.373), Lucio Barani (Ala, 116.823), Gian Marco Centinaio (Lega, 98.468), Nunzia Catalfo (M55, 97.806), Renato Schifani (Ap, 96.771).
Ministri – Maria Elena Boschi è il ministro del governo Renzi che guadagna di meno: 96.568 euro nella dichiarazione 2015 (consultabile on line) relativa all’anno fiscale 2014. Il più ‘ricco’, invece, tra i ministri è il titolare dell’Ambiente Gian Luca Galletti: 126.119 euro. I redditi dell’esecutivo, a partire da quello del premier Matteo Renzi (imponibile di 107.960 euro) sono rimasti sostanzialmente gli stessi nell’ultimo anno. Tra i più facoltosi e sopra la soglia dei 100mila euro, Giuliano Poletti (122.886 euro), Enrico Costa (116.665), Angelino Alfano (116.276 euro), Dario Franceschini (111.308), Paolo Gentiloni (101.715 euro), Federica Guidi (109.216 euro).
Tutti gli altri sono (di un soffio) sotto la soglia dei 100mila (Roberta Pinotti 99.891, Andrea Orlando 98.478, Pier Carlo Padoan 99.427, Graziano Delrio 98.726, Stefania Giannini 96.699, Beatrice Lorenzin 98.471). Tra le pochissime variazioni fatte registrare dai ministri, l’auto nuova della Giannini (una Mercedes 220), mentre il sottosegretario alla presidenza Claudio De Vincenti ha rottamato una Fiat Punto. Anche in casa Renzi novità nel parco auto, la moglie Agnese ha cambiato la vecchia Saharan con una Touran, sempre Vw.
Capogruppi – Il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta risulta il più ricco, fra i suoi colleghi presidenti di gruppo di Montecitorio, con un reddito imponibile dichiarato nel 2015 per l’anno 2014 di 226.248 euro. In base alla documentazione disponibile sul sito della Camera, al secondo posto c’è Giovanni Monchiero (Scelta civica, 203.035 euro), mentre la ‘medaglia di bronzo’ va a Pino Pisicchio (Gruppo Misto, 194.541). Sostanzialmente ‘ex aequo’ i capigruppo Arturo Scotto (Si, 98.476), Federico D’Incà (M5S), Massimiliano Fedriga (Lega), e Maurizio Lupi con 98.471 euro. Seguono il presidente dei deputati Fdi Fabio Rampelli (97.271) e di Democrazia solidale, Lorenzo Dellai (93.441). Chiude la lista, il capogruppo Pd Ettore Rosato, con 90.949 euro.
Senatori a vita – Più che triplicato il reddito del senatore a vitaMario Monti che passa da 224.487 euro del 2014 al 710.223 euro del 2015. L’ex presidente del consiglio segnala inoltre, sulla sua dichiarazione patrimoniale, di aver rottamato due automobili Lancia. Il presidente emerito Giorgio Napolitano dichiara invece di aver venduto le quote di comproprietà sua e della moglie Clio Bittoni di un appartamento a Capalbio (Gr). Renzo Piano e Carlo Rubbia presentano due casi diversi. L’architetto nominato senatore a vita nel 2013, residente a Parigi, ha dichiarato 942.586 come reddito lordo globale e 804.144 come reddito imponibile, al fisco francese. In Italia l’architetto e senatore a vita ha un reddito che ammonta a 426.975 euro. Senatore a vita a Roma ma impegnato per tanti anni nelle ricerche al Cern di Ginevra, Rubbiapresenta la sua dichiarazione dei redditi in Svizzera. Nel 2015 ha dichiarato un reddito di 383.269 euro e un patrimonio di 3.268.580 euro. Ammonta a 113.802 euro il reddito riportato nella dichiarazione depositata da Elena Cattaneo a palazzo Madama.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Prestiti garantiti, le banche tradiscono il Paese! Il m5s è pronto a dare battaglia
Solite banche. Con le imprese allo stremo a causa dell’emergenza coronavirus, che ha generato una pesantissima crisi economica e ha fatto fi...
-
Il Movimento 5 Stelle attacca il neo segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, per un presunto buco da un miliardo di eu...
-
Solite banche. Con le imprese allo stremo a causa dell’emergenza coronavirus, che ha generato una pesantissima crisi economica e ha fatto fi...
Tutti gli italiani vogliamo che insorge la guerra civile per poter sgozzare le teste ai più grandi ladri della politica dal 2* dopoguerra a oggi
RispondiElimina