venerdì 21 dicembre 2018
Tasse alla Chiesa, i vescovi non ci stanno e chiedono il dietrofront del Governo: "Così non va è giusto"
I vescovi italiani chiedono al governo di fare marcia indietro sull’abrogazione dell’aliquota Ires ridotta di cui godono gli enti non commerciali, annunciata mercoledì dal premier Giuseppe Conte tra le misure adottate per ridurre il deficit 2019. “Se davvero il Parlamento procedesse con la cancellazione delle agevolazioni fiscali agli enti non commerciali (con la soppressione dell’aliquota ridotta Ires), verrebbero penalizzate fortemente tutte le attività di volontariato, di assistenza sociale, di presenza nell’ambito della ricerca, dell’istruzione e anche del mondo socio-sanitario“, denuncia la Cei, sottolineando che “si tratta di realtà che spesso fanno fronte a carenze dello Stato, assicurando servizi e prossimità alla popolazione”.
“Vogliamo sperare”, prosegue la nota dei vescovi, “che la volontà di realizzare alcuni obiettivi del programma di Governo non venga attuata con conseguenze che vanno a colpire fasce deboli della popolazione e settori strategici a cui è legata la stessa crescita economica, culturale e scientifica del Paese”.
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senti dietro a cosa si nascondono....Ma Francesco, divenuto poi santo, faceva volontariato per denaro o per animo nobile?Invito tutti coloro che sono missionari e quindi hanno uno scopo e una missione di fare "del bene" a farlo non a scopo di lucro.
RispondiEliminaSemplicemente vergognosa questa presa di posizione... Già hanno l'8 per mille, retaggio di un concordato post fascista che da ancora troppi privilegi alla Chiesa Cattolica... Faccia anche la CEI la dismissione di immobili chiusi ed inutilizzati, sia trasparente nella gestione del denaro, si taglino i loro stipendi e le loro pensioni da ricchi, quando gli Apostoli vivevano in povertà, altro che lamentarsi !!
RispondiEliminaSarebbe meglio rivedere i patti lateranensi , che ogni anno gli italiani pagano per questi porci
EliminaBasta privilegi, state affamando il popolo italiano. S. Francesco di Assisi si spoglio dei suoi beni. Non adorate il vitello d'oro, pagate come paghiamo noi.
RispondiEliminaIl clero ha miliardi di euro nelle casse e li sperpera in beni di lusso inoltre sono stranieri perché sono di un'altra stato e godono inoltre del 8/1000 tutti soldi sottratti agli italiani perció devono pagare.
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