mercoledì 22 maggio 2019

Radio Radicale: fine dei "privilegi" di Stato! Solo il M5S è riuscito a tagliare questo spreco



Ormai è certo: stop alle regalie di Stato a radio Radicale.

Oggi è scaduta la convenzione con il ministero dello Sviluppo Economico e l’emittente di Emma Bonino non prenderà più soldi dello Stato a sbaffo e senza alcuna plausibile giustificazione.

Finalmente il magna magna dei radicali, per decenni, sulle nostre spalle, è finito.

I presidenti, riuniti in Commissione Bilancio alla Camera per discutere del Decreto Crescita, hanno ritenuto inammissibili tutte le proposte di proroga della convenzione per Radio Radicale, a partire dall’emendamento della Lega a firma Massimiliano Capitanio che prevedeva il prolungamento della convenzione per 6 mesi, con 3 milioni e mezzo di fondi.

Appare ben strana questa alleanza tra la Lega e Emma Bonino per difendere Radio radicale, per difendere sprechi da parte di chi vuol diminuire le tasse: come si possono abbassare le tasse se gli sprechi continuano, se continua il magna magna a destra e a manca?

Questa volta invece la Spending Review è stata fatta davvero.

Non come la fece Cottarelli, farlocca, ma vera ed effettiva: lo Stato risparmierà oltre 20 milioni di euro nel 2019. In tutta la legislatura il risparmio sarà di 100 milioni di euro.

Avete letto bene: 100 milioni di euro di soldi pubblici risparmiati e tolti al magna magna dei radicali della Bonino.

Ripetiamo l’invito alla Bonino: se ci tiene a Radio Radicale si rivolga allo squalo che spolpò l’Italia, speculando contro di essa e che costò a noi cittadini miliardi di lire a non finire. Si rivolga a Soros che già la foraggia per la sua campagna elettorale per le europee. Chieda a Soros di dare a Radio Radicale 100 milioni di euro per i prossimi 5 anni.

Se ci pensate bene, è un atto di arroganza e di improntitudine, entrambe schifose, il solo fatto di ardire a chiedere tutti questi soldi pubblici per nulla: quelli di Radio Radicale si guadagnino da vivere lavorando come facciamo tutti e non vivendo a sbaffo sulle nostre spalle.

La risolutezza dei 5 Stelle di resistere a qualsiasi pressione per porre fine al magna magna di Radio Radicale merita davvero un encomio.

Altro che il trombone di Cottarelli, il super esperto di Spending Review che non osò tagliare un solo spreco, a partire da quello di Radio Radicale.

Questo è un messaggio veramente efficace per tutti coloro che vivono dagli sprechi e dai magna magna: le regalie politiche con il Governo del Cambiamento sono finite!

Le camarille con il Governo a 5S non si fanno più.

In tanti hanno cercato di chiudere i rubinetti di denaro pubblico per Radio Radicale, solo il Movimento 5 Stelle è riuscito a farlo!

Finalmente stop denaro pubblico a sbafo e senza giustificazione ai radicali di Bonino.

Stop a tutti i magna magna.

Che tutti imparino a guadagnarsi da vivere con il sudore della fronte, come fanno la maggior parte dei cittadini, molti dei quali col loro stipendio, guadagnato con molte fatiche, non riescono ad arrivare a fine mese e a partire dal 20 di ogni mese cominciano a tirare la cinghia.

Sarebbe stato un terribile insulto, un inaccettabile insulto, fatto direttamente a loro se si fosse permesso la continuazione del magna magna di Radio radicale e se si permetterà la perpetrazione di tutti gli altri magna magna.

A partire da quello proposto dal PD, di dare 100 milioni di euro ai partiti.

Ecco perché solidarizzano con Radio Radicale: sono parassiti di Stato come loro.

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