martedì 19 marzo 2019

"PD avanti nei sondaggi? Falso. Si possono pure comprare". Clamorosa rivelazione da parte di un esponente del PD sui sondaggi




Corallo: «Il Pd è risalito nei sondaggi? Per me non sono veri, spesso capita anche che si possano acquistare»

“Il Pd è risalito nei sondaggi? Per me non sono veri, più volte i sondaggi poi si sono rivelati falsi. Spesso capita anche che si possano acquistare o che si faccia la domanda in modo che possa arrivare un certo risultato. La gente non è idiota: se cambia idea, lo fa sulla base di movimenti reali”


È quanto dichiarato da Dario Corallo, esponente del Partito Democratico ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.

“Prendiamo comunque per buoni questi sondaggi” ha proseguito il giovane dem “Il fatto che il Pd stia risalendo non è positivo se non si è ragionato su cosa effettivamente è successo nella società italiana in questi anni. Mi sembra quasi che tutti stiano tirando un sospiro di sollievo. Non si può dire: ‘Non ci interessa cosa è successo, l’importante è che l’abbiamo scampata’. E’ la logica dell’ ‘io speriamo che me la cavo’. Le cose vanno studiate, analizzate, capite”.

E ancora: “Zingaretti ha colpito l’opinione pubblica? Veramente non se l’è filata di striscio l’assemblea del Pd. Il Paese reale ha altro da fare, soprattutto la domenica pomeriggio. Zingaretti ha aperto a Speranza e a coloro che sono usciti dal partito, cioè a un gruppo dirigente che ha fallito. Quando ho criticato questa dirigenza, non mi riferivo solo a quella del Pd, ma anche a quella che è uscita. Tutto ciò che è a sinistra del Pd è nato per contrarietà a questo partito e include gente che non aveva avuto il proprio posto in lista e per averlo ha dovuto fondare un proprio partito”.

“Il problema” ha continuato Corallo “è che a sinistra ci sono 9 partiti, dotati di basi che, tutto sommato, la pensano allo stesso modo ma ai quali viene detto di odiarsi tra di loro. Le nomine di Zingaretti? Io mi aspettavo esattamente così la direzione Pd. Erano i sostenitori di Zingaretti che s’aspettavano di trovarsi davanti a Lenin. Ricordo che i membri della direzione dovrebbero essere 120 a cui si aggiungono altri 20 nominati dal segretario. Al momento, sono stati aggiunti “membri di diritto”, che sono circa 60 e sono tutti i soliti noti, come Lorenzo Guerini, il presidente del Copasir. Uno si chiede: ma perché dovrebbe essere un membro di diritto nella direzione Pd? Tanto valeva dire: mettiamoci dentro direttamente Guerini. In totale, alla fine, sono circa 205 i membri della direzione Pd, da 120 che dovrebbero essere”.

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