giovedì 31 gennaio 2019

Pazzesco! L'UE diffida l'Italia a risarcire i truffati dalle banche, l'ira Di Maio: "Lo faremo lo stesso"



Il vicepremier ha annunciato l'arrivo di una lettera che contesta la scelta di concedere un ristoro senza valutazione preventiva sulle modalità con cui sono state vendute le azioni e obbligazioni "azzerate". Secondo il leader M5s i risparmiatori "non possono essere messi in mano a un collegio arbitrale. L’Europa se ne deve fare una ragione". Il leghista Garavaglia aveva aperto alla possibilità di modificare il testo

Gli indennizzi automatici ai piccoli investitori coinvolti nelle crisi delle banche finite in liquidazione coatta sono finiti come prevedibile nel mirino della Commissione europea. Ad annunciarlo è stato il vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, che durante una conferenza stampa alla Camera ha parlato di “una lettera dell’Unione europea che dice non possiamo utilizzare la misura per risarcire i truffati delle banche”. “Sono 1,5 miliardi di risarcimento”, è stato il commento del leader M5s. “Ci dicono non lo potete fare? Noi lo facciamo e basta. Per noi i truffati della banche vanno risarciti. Punto. Non possono essere messi in mano a un collegio arbitrale. L’Europa se ne deve fare una ragione”. Linea del tutto diversa rispetto a quella prefigurata due giorni fa dal sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia, della Lega, che aveva detto: “Ove ci fosse un rilievo della Commissione ci mettiamo due secondi a mettere a posto tutto“.





Di Maio ha fatto riferimento al collegio arbitrale perché il fondo di ristoro da 100 milioni istituito dal Pd prevedeva appunto rimborsi totali solo in caso di truffa acclarata durante una procedura arbitrale davanti all’Anac. Al contrario il Fondo indennizzo risparmiatori previsto dalla legge di Bilancio 2019, nella versione finale, dispone indennizzi del 30% per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti subordinati fino a un limite di 100mila euro a testa senza necessità di dimostrare la frode o comunque la vendita senza sufficienti informazioni sui rischi (misselling).

Il testo licenziato alla Camera in prima lettura l’8 dicembre prevedeva che il ristoro fosse erogato a condizione che il danno fosse riconosciuto con sentenza del giudice o lodo arbitrale, in linea con la prassi comunitaria, ma il Senato ha eliminato l’accertamento preventivo ai fini dell’indennizzo. A gestire la procedura, stando alla legge, sarà il ministero dell’Economia, che dovrà nominare una commissione incaricata di definire le modalità di presentazione delle domande e di riparto delle risorse, pari a 525 milioni l’anno nel triennio 2019-2021.

Un portavoce della Commissione Ue ha confermato che Bruxelles è “in contatto con l’Italia sulle nuove misure proposte”: “Ci sono diverse possibilità, in linea con le regole Ue, attraverso le quali si possono compensare i risparmiatori che hanno sofferto perdite a causa di vendite fraudolente di bond”, la Commissione “ha lavorato con l’Italia per attivare queste soluzioni nel passato, ed è in contatto con l’Italia sulle nuove misure”.

Due giorni fa il sottosegretario Garavaglia non aveva nascosto di avere “qualche perplessità” sul testo definitivo: “Avrei tenuto la formulazione precedente”. Alla domanda su eventuali rilievi Ue aveva risposto: “Ci sono rumors”. Il testo non piace? “Ma lo sapevamo…”.

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