Con l’ultima legge di Bilancio, il governo punta a fare cassa senza dar troppo nell’occhio. Nella bozza approvata lo scorso lunedì è prevista una minipatrimoniale sulle polizze vita a capitale garantito, uno degli ultimi rifugi dalla voracità del fisco rimasti agli italiani in cerca di strumenti di risparmio.
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Dal 1 gennaio 2018 le compagnie assicurative dovranno comunicare la presenza dell’imposta di bollo del 2 per mille sulle polizze vita del Ramo I. L’imposta, spalmata nella durata della polizza di 10 anni, equivale a un prelievo di fatto del 2%. Come riporta il Sole 24 ore, i tecnici del governo prevedono di ottenere un gettito nel 2018 di 194 milioni in più e nel 2019 di almeno 292 milioni.
L’imposta di bollo dovrà essere versata “al momento del rimborso o del riscatto della polizza”. Finora erano già state tassate con l’imposta del 2 per mille le polizze vita del Ramo III e V. Il governo ha quindi deciso di estendere la tassaanche sulle polizze rivalutabili, tra le più diffuse perché non speculative, visto che sono garantite dalla restituzione del capitale investito.
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Un Governoserio si farebbe ridare i soldi da chi non ha restituito i mutui e prestiti ottenuti dalla Banca Etruria e dal Monte dei Paschi di Siena e dalle banche amiche degli amici, i cui salvataggi sono costati 20 Miliardi di Euro provenienti dalle tasche dei Cittadini!
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