sabato 2 giugno 2018
Bonafede vuole portare nella squadra di Governo Davigo e Di Matteo. Ecco con quale ruolo
Una lunga telefonata ieri pomeriggio, all’ interno di un dialogo che per il neo ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (ma non solo) e il leader della corrente Autonomia e Indipendenza, Piercamillo Davigo, non si è mai veramente interrotto. Nella squadra che il Guardasigilli pentastellato porterà in
via Arenula, l’ ex pm di Milano avrà certamente un ruolo di peso. Non parteciperà personalmente, perché il suo obiettivo al momento è vincere la competizione elettorale al Csm dove è candidato capolista di Ai tra i magistrati di Cassazione, ma i suoi consigli saranno tenuti altamente in considerazione.
L’INCARICO
Per tutto, escluso il ruolo del pm di Palermo Antonino Di Matteo: il magistrato simbolo del movimento, quello da sempre più vicino, avrà sicuramente un incarico di primo piano. Per lui, Bonafede starebbe pensando al Dag, Dipartimento per gli affari della giustizia, là dove passano tutte le questioni importanti del ministero.
In alternativa, Di Matteo potrebbe andare al Dap, il dipartimento che si occupa delle carceri, dove sia la Lega, sia gli stessi Cinque stelle hanno intenzione di intervenire con misure restrittive e nuovi provvedimenti in materia di 41 bis. Oppure, terza ipotesi, sottosegretario: posizione di maggiore visibilità, indubbiamente, anche se forse obbligherebbe il magistrato a lasciare la toga (per sempre, stando al contratto di governo).
Il gioco delle caselle ministeriali può aiutare a capire anche l’ agenda delle priorità da mettere in campo. A capo di gabinetto potrebbe esserci Alessandro Pepe, segretario di Ai e vicinissimo a Davigo. Al legislativo, al momento c’ è Fabrizio Brichetti, di Magistratura indipendente, all’ epoca indicato da Giovanni Canzio ma in passato candidato di Forza Italia.
Confermarlo potrebbe essere un segnale di non belligeranza con gli azzurri. E’ vero, però, che la casella è perfetta per un altro nome di peso di Autonomia e indipendenza: quello di Antonio Patrono, ex membro del Csm, oggi procuratore a La Spezia. Ex di Ai in pensione che pure piace è l’ex procuratore di Torino Marcello Maddalena, come sottosegretario tecnico.
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L'importante è vengano riformare le pene...così come sono non rappresentano nessun deterrente anzi sono un comodo soggiorno istruttivo per la delinquenza
RispondiEliminaL'importante è la riforma delle pene in senso restrittivo....
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