lunedì 15 aprile 2019

I politici peggiori siedono nelle Regioni: NEGLI ULTIMI ANNI NON C’È STATA PRATICAMENTE UNA REGIONE SENZA ALMENO UN PRESIDENTE NEI GUAI CON LA GIUSTIZIA



Catiuscia Marini, indagata per i concorsi truccati nella sanità umbra, è l’ultima dei presidenti di Regione finiti in guai giudiziari. Prima di lei, è lunga la lista di governatori inquisiti o imputati. Alcuni sono stati assolti, altri condannati. Per altri i processi sono in corso. E sono ancor più ricorrenti per i politici regionali che per i parlamentari nazionali.

Abruzzo. Ottaviano Del Turco, governatore dal 2005 al 2008, è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 11 mesi per induzione indebita nel processo sulla Sanitopoli abruzzese. Dopo di lui, Luciano D’Alfonso: indagato più volte, ma sempre assolto, è di nuovo imputato per falso e abuso per Pescara Porto.

Basilicata. È in corso l’udienza preliminare dell’inchiesta sulla sanità lucana. A luglio 2018 portò ai domiciliari l’ex presidente Marcello Pittella (Pd), appena rieletto.

Campania. Il presidente Vincenzo De Luca è imputato (da ex sindaco di Salerno) per falso in atto pubblico per la costruzione di piazza della Libertà a Salerno. È stato invece assolto per la nomina del project manager del termovalorizzatore di Salerno e per il Crescent.

Calabria. La Cassazione ha annullato senza rinvio la misura cautelare nei confronti del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, che resta indagato per abuso d’ufficio e corruzione.

Lazio. Renata Polverini è a processo per appropriazione indebita verso il sindacato Ugl: si dimise da governatore dopo lo scandalo delle spese pazze in consiglio. Indagato, verso l’archiviazione, anche l’attuale governatore Pd Nicola Zingaretti: è accusato di finanziamento illecito. Richiesta di archiviazione per Zingaretti anche per l’accusa di falsa testimonianza al processo “Mafia Capitale”.

Lombardia L’ex presidente leghista Roberto Maroni è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per turbata libertà del contraente per l’affidamento di un incarico in Expo all’ex collaboratrice Mara Carluccio. Si trova invece in carcere l’ex governatore Roberto Formigoni: è stato condannato in via definitiva per corruzione a 5 anni e 10 mesi nel processo per le tangenti dalle cliniche Maugeri e San Raffaele.

Molise. La Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna per abuso d’ufficio in appello per l’ex presidente Michele Iorio, per una vicenda relativa alla gestione dello zuccherificio del Molise.

Piemonte. Roberto Cota, governatore leghista dal 2010 al ‘14, è imputato per Rimborsopoli: assolto in primo grado, in appello è stato condannato a 1 anno e 7 mesi per peculato (mutande verdi e altro).

Puglia. L’ultimo dei governatori indagati è Michele Emiliano: accusato di finanziamento illecito per la campagna elettorale per le primarie Pd del 2017. È stato invece in parte assolto in parte prescritto in Cassazione l’ex presidente Raffaele Fitto, nel processo su un appalto del 2004 da 198 milioni per 11 rResidenze sanitarie assistite. L’ex governatore Nichi Vendola è imputato per concussione al processo per il disastro ambientale dell’Ilva.

Sicilia. L’ex governatore Totò Cuffaro è stato condannato in Cassazione a 7 anni per favoreggiamento a Cosa nostra. Dopo di lui, guai giudiziari anche per Raffaele Lombardo: a luglio 2018 la Cassazione ha annullato (con rinvio a nuovo processo di appello) la sentenza di secondo grado che l’aveva assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e lo aveva condannato a 2 anni per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso.

Valle D’Aosta. Augusto Rollandin, ex governatoredell’Union Valdotaine, fu condannato nel 1994 in via definitiva a 16 mesi di carcere (con interdizione dai pubblici uffici, poi estinta) per abuso d’ufficio. Ma è stato ugualmente rieletto. Di nuovo indagato per l’appalto del parcheggio del nuovo ospedale d’Aosta, è stato assolto in primo e secondo grado. A marzo però è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per corruzione: favori in cambio di appoggio elettorale.

Umbria. Prima dell’indagine su Catiuscia Marini&C., era finita nei guai anche l’ex governatrice Pd Maria Rita Lorenzetti (ex presidente Italferr): condanna confermata dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione (pena sospesa) per falso ideologico su una delibera del 2009 che autorizzava alcune Asl ad assumere personale; e nuovo rinvio a giudizio per i lavori Tav a Firenze.

Sardegna. Francesco Pigliaru (Pd), finito nel mirino della Corte dei Conti per l’acquisto della Hidrocontrol nel 2006 (quando era assessore della giunta Soru) viene dichiarato prescritto nel 2015. Se la cava con la prescrizione, nel 2018, anche il suo predecessore Ugo Cappellacci (FI), per il filone sull’eolico in Sardegna dell’inchiesta P3; ma viene condannato a 2 anni e 6 mesi in primo grado per il crac della Sept Italia.

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