mercoledì 3 aprile 2019

Senatori che paghiamo anche da morti: ecco l’elenco completo censurato dalla Stampa italiana



Una volta ultimato il mandato presidenziale, il senatore a vita ha il diritto di ricevere il cosiddetto “assegno di fine mandato”. Gli eredi di Giulio Andreotti, ad esempio, hanno presentato la domanda al Senato per avere la liquidazione da Senatore a vita, nonostante gli importi siano alti, sono calcolati su


 criteri molto simili a quelli dei comuni lavoratori. Sia Andreotti che tutti gli altri senatori a vita, hanno ricevuto gli assegni di fine mandato dagli anni 50 ad oggi. Fino ad oggi sono 34 ad essere stati incassati dagli eredi alla morte del senatore. Gli eredi dei senatori dell’anno 2010 hanno ricevuto il cosiddetto “pagamento agli eredi di persona deceduta” ben 901.818,23 euro. In questo caso, nel 2010 era deceduto solo il senatore Cossiga.

Tra gli altri Senatori a vita che sono deceduti nella storia della Repubblica italiana, troviamo Leo Valiani con 17 anni di attività, Norberto Bobbio 20 anni, Eugenio Montale 14 anni, Giuseppe Saragat 17 anni, Giovanni Gronchi 16 anni e Rita Levi Montalcini con 11 anni di attività. Tra quelli con un’attività più breve si ricordano Arturo Toscanini che dopo un solo giorno si è dimesso, Trilussa con un’attività di 20 giorni, Mario Luzi e Vittorio Valletta della durata di 4 mesi e 9 mesi rispettivamente.

Inoltre, il secondo comma dell’articolo 59 della Costituzione indica che il Presidente della Repubblica ha il diritto di nominare come senatori a vita, 5 cittadini che si sono impegnati per la Patria nel campo sociale, artistico, letterario e scientifico. Ad esempio, il presidente Giorgio Napolitano, durante il suo primo mandato ha nominato un solo senatore a vita scegliendo Mario Monti che a sua volta ne ha nominati quattro. Tra questi, Lorenzo Piano, Elena Cattaneo, Claudio Abbado e Carlo Rubbia durante il suo secondo mandato. Il presidente Sergio Mattarella ha scelto di nominare come senatore a vita Liliana Segre, reduce dell’Olocausto e nominata senatrice italiana a vita lo scorso 19 gennaio 2018.

La donna è sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e ne è la testimone.

Ma quanto ci costano i senatori a vita?

I senatori che vengono nominati dal Presidente della Repubblica ci costano 21.850 euro al mese o 276.639 all’anno per ognuno. L’indennità parlamentare è di 5.219 euro al mese, alla cifra si aggiunge una diaria fissa di 129 euro e una variabile di 3.370. Ma non solo, a queste cifre vengono aggiunti i rimborsi delle spese per l’esercizio del mandato che è pari a 4.180 euro e un rimborso spese forfettario di 1.650. Pensate che sia finita qui? Vi sbagliate. Al totale di queste cifre vengono aggiunti anche i rimborsi delle spese per ragioni di servizio pari a 108 euro, un rimborso di 195 euro per la dotazione di strumenti informatici, l’assicurazione RC di 312 euro e la polizza a vita di 221 euro. Poi si aggiungono anche altre voci di spesa come i treni, gli aerei, le autostrade ecc che arrivano ad un totale di 1.651 euro al mese.


24 commenti:

  1. È semplicemente scandaloso come questi signori hanno sfruttato e continuano anche da morti a sfruttare gli italiani. Anche questi privilegi vanno cancellati

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    1. Questo articolo omette di dire che il cosidetto "assegno di fine mandato" è il TFR, che spetta a chiunque versi dei contributi. Quindi anche ai nostri cari "amici" parlamentari...

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    2. Solite cose italiane posso capire agevolazioni per aver fatto qualcosa per l'Italia,ma in vita ma da defunti basta pagare.

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    3. Certamente!!! Con tutta la gente che non riesce ad arrivare a fine mese questi signori continuano sfruttare lo stato.

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  2. cari signori,la vita mi ha insegnato che, niente piove dall'alto,in questo caso tutto piove dall'alto.Io sono d'accordo con grande sforzo,a pagare i senatori fino a quando prestano servizio,ma alla morte come ogni plebeo cessano tutti i pagamenti tranne un vitalizio per vivere equiparato a quelli dei plebei che va alla moglie,morta la moglie finisce tutto come tutti i plebei.Questa per me è equità.

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    1. Certamente è ora di smetterla con Italiani di serie A edi serie B.

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  3. L'articolo è una bufala colossale. A cominciare dalle informazioni che esso contiene per sostenere le proprie tesi: Mario Monti non ha MAI nominato NESSUN senatore a vita. Solo il Presidente della Repubblica ha questo potere. D'altronde, omette di dire che anche i senatori a vita pagano i contributi, tra cui il TFR che, in caso di decesso del contribuente, questa somma viene liquidata agli eredi.

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    1. A parte la notizia falsa su Monti, è comunque un'indecenza! Pagano i contributi? Ma l'esito finale, considerati gli anni di contribuzione è comunque vergognoso...c'è poco da difendere questa situazione!

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    2. Pagano poco per avere molto. Ma mi faccia il piacere e abbi la compiacenza almeno di tacere!






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    3. Il discorso è che le cose devono essere eguali per tutti!!!

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  4. COSA POSSO DIRE PER ME E UNA RAPINA LEGALE E NON HO PIU NIENTALòTRO DA DIRE

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  5. Ma allora al netto delle somme ricevute bisogna aggiungere anche il costo del contributo per il TFR di sa dirmi a qua to ammonterebbe?

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  6. Sono tutti privilegi che vanno aboliti per problemi di equità. Andrebbero aboliti anche i senatori a vita perché non solo loro si sono impegnati nella vita lavorativa e sociale!!!!!!!!
    Hanno scelto la professione politica per questioni di interesse personale e remunerativo!!!

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  7. È semplicemente vergognoso. TRUFFA legalizzata. Io potrei anche capire un riconoscimento onorifico supportato da quello economico (tipo Cavaliere ma con un assegno una tantum) ma dare nominare Senatore apposta per inventare una cospiqua regalia perenne, anche dopo morto, è da IMBROGLIONI.

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  8. È inutile lamentarsi. Accettiamo che la colpa di tutto questo è solo nostra che a oggi tolleriamo ciò che critichiamo. Probabilmente dopo tutto ,ci sta bene così. Vogliamo fare le barricate ,ma con i mobili degli altri. Siamo un popolo di pecoroni,quindi accettiamo il pastore che ci da le bastonate....

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  9. La politica dovrebbe essere il fiore all'occhiello di un popolo,ed i suoi praticanti rifulgere d'onesta e saggezza cosa che oggi nel nostro parlamento è ben lungi dall'essere.

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  10. Salvino e Di Maio datevi da fare per
    eliminare tutto cquesto.

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