giovedì 1 febbraio 2018
Boschi, una schifezza infinita: l’appalto da 430 milioni? Si sa già che andrà alla Coop dove lavora il fratello ingegnere
L’ antefatto risale al 2016 e all’ epoca aveva trovato grande risalto sulla stampa. La Cmc, storica cooperativa rossa delle costruzioni, aveva assunto con un contratto a tempo indeterminato il fratello minore dell’ allora ministro Boschi, il 28enne ingegnere Pier Francesco. Apriti cielo. Assunto?
Con un contratto stabile? E poi a soli 27 anni? «Sono queste le politiche per l’ occupazione giovanile del governo Renzi?», si chiedevano alcuni giornali.
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Il Fatto Quotidiano interrogò il direttore generale della coop, Roberto Macrì, che a domanda precisa rispose: «Pier Francesco Boschi? È un laureato con ottimi voti, mi pare 106 su 110, in ingegneria a Bologna.
Non so come è stato selezionato ma escludo che sia stato raccomandato da qualcuno». Più o meno la stessa reazione dell’ ex amministratore delegato di Cmc, Dario Foschini: «Solo dopo la sua assunzione, parlando con i miei collaboratori, ho scoperto che il fratello del ministro Boschi lavora con noi. Del resto se io fossi un raccomandato – spiegò al cronista – non mi farei di certo trasferire in Sicilia come invece è successo a lui».
Insomma, niente di strano, Boschi junior era stato assunto esclusivamente per il suo corso di studi. E anche il fatto che l’ altro fratello, il 33enne Emanuele, fosse stato scelto come consulente (incarico da 150 mila euro) per la ristrutturazione della Ccc (Consorzio Cooperative Costruzioni) di Bologna, andava derubricato nel novero delle semplici coincidenze.
Per quanto possibile la faccenda si chiuse lì. Il problema, però, è che la Cmc è per davvero un colosso delle costruzioni, nel senso che partecipa a diverse gare pubbliche e tra queste, qualche mese dopo, c’ era stata anche quella per l’ ampliamento dell’ ospedale di Cisanello di Pisa. Una commessa da 430 milioni di euro. Ambita dai maggiori player del settore: avevano presentato un’ offerta anche Salini Impregilo, Pessina Costruzioni e Inso.
Mentre la Cmc partecipava come mandataria con un gruppo di altre aziende compresa la pisana Cemes, specializzata in costruzioni elettroferroviarie.
Succede che il 19 settembre del 2017, Raffaele Madonna, a capo della Savimang, la holding che controlla Cemes, faccia le seguenti rivelazioni al quotidiano La Nazione: «…Anche perché adesso che dovremo partecipare alla costruzione del nuovo ospedale di Cisanello abbiamo bisogno di fare nuove assunzioni…».
Insomma dia per fatto un affare che fatto non era, visto che le buste per la gara erano ancora chiuse, e che nessuno in quel momento poteva conoscere l’ esito della “contesa” edilizia.
Restituendo fiato ai soliti malpensanti che ci hanno messo pochi minuti ad associare l’ assunzione del fratello della Boschi alla presunta vittoria della gara milionaria a Pisa.
Un’ insinuazione, anche perché le buste all’ inizio di febbraio sono ancora sigillate e di conseguenza a oggi non è stato ufficializzato il nome del vincitore.
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