mercoledì 18 luglio 2018

"Adesso la pagheranno". Luigi Di Maio lancia un siluro contro le banche da anni protette dal PD





“Il sistema bancario a deve pagare perché ha avuto un atteggiamento arrogante infischiandosene dei risparmiatori e dello Stato”.



Così Luigi Di Maio contro le banche aggiungendo che sono state protette da ambienti politici sia in Calabria che a livello nazionale.

Il vicepremier, che si trovava nella città calabrese di Gioia Tauro per visitare l’azienda dell’imprenditore Nino De Masi, ha affermato che “se vogliamo sostenere le imprese dovremo ridurre l’arroganza di certe organizzazioni, quelle illegali e anche di alcune legali”.

Di Maio ha criticato Mps per il caso che ha portato al fallimento dell’impresa di De Masi e ha poi espanso al critica all’intero sistema bancario. “Al Mef, quando ancora io non c’ero, il Monte dei Paschi di Siena ha preso degli impegni e li deve mantenere. Faremo di tutto per farglieli rispettare. Se non lo farà avvieremo tutti gli strumenti che servono,” ha detto.

Sulla vicenda dell’imprenditore calabrese, il ministro ha dichiarato che lo Stato deve restituirgli la sua vita:

“Fa effetto vedere una camionetta dell’Esercito davanti alla sua impresa”, ha osservato.

“E deve ridargli la possibilità di accesso al credito – ha continuato – La criminalità deve sapere che chi tocca De Masi tocca il Governo e lo Stato e avrà pesanti conseguenze”.

Di Maio ha ribadito che il governo del Cambiamento sta con gli imprenditori: “Coloro che hanno preso soldi e poi sono scappati non sono amici di questo governo. Noi siamo con imprenditori come De Masi che si sono scontrati prima con la ‘ndrangheta e sono sotto scorta e poi con l’atteggiamento mafioso di alcune banche”.

Il leader 5Stelle è poi tornato sulla vicenda di De Masi, che “ci ha dimostrato che la mafia è un atteggiamento e questo atteggiamento a volte lo troviamo nelle organizzazioni criminali ma a volte lo troviamo anche nelle banche”

3 commenti:

  1. Ma ancora con queste minacce,infantili!!!date regole certe e fatele rispettare se sapete che quelle di prima non erano valide,ma smettetela con questi slogans da mercato...

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    1. Slogan da mercato! Il PD non lo batte nessuno in merito agli slogan da mercato

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    2. credo che un primo posto spetti di diritto all'alleato,o coalizzato salvini.Ma un ministro,anzi due in uno che usi questi termini per spiegare un progetto o un programma,immagino sia a corto di idee..

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