venerdì 22 giugno 2018
Governo, I portavoce del M5S rinunciano alle loro indennità e lasciano allo Stato 2,6 milioni di euro
I portavoce del M5S rinunciano alle loro indennità, lasciando allo Stato ben 1 milione e 630mila euro (1.291.484 al Senato e 1.340.606 alla Camera)
Lo hanno annunciato i pentastellati sul Blog delle Stelle.
I presidenti delle commissioni alla Camera saranno:
Giuseppe Brescia, Affari Costituzionali;
Giulia Sarti, Giustizia;
Marta Grande, Affari Esteri;
Gianluca Rizzo, Difesa;
Carla Ruocco, Finanze;
Luigi Gallo, Cultura;
Maria Lucia Lorefice, Affari sociali;
Filippo Gallinella, Agricoltura;
Sergio Battelli, Politiche dell’Unione Europea;
E al Senato:
Vito Petrocelli, Affari Esteri;
Daniele Pesco, Bilancio;
Mauro Coltorti, Lavori pubblici;
Gianni Girotto, Industria;
Nunzia Catalfo, Lavoro;
Pierpaolo Sileri, Igiene e sanità;
Vilma Moronese, Territorio;
Ettore Antonio Licheri, Politiche dell’Unione europea.
Uno dei punti su cui si concentrerà il M5S nell’azione di governo sarà la lotta alla precarietà:
“Vogliamo restituire dignità ai nostri giovani lavoratori, troppo spesso costretti a cedere al ricatto occupazionale e a lavorare a 4 euro lordi l’ora per mantenere le proprie famiglie,” si legge sul Blog delle Stelle.
“Basta contratti a termine che si rinnovano all’infinito. Tutelare i diritti dei lavoratori, le famiglie e l’impresa, queste saranno tra le prime cose che faremo,” spiegano i pentastellati.
Poi c’è il capitolo pensioni: “I nostri pensionati che oggi non riescono ad arrivare alla fine del mese verranno sostenuti. È inconcepibile che, nel 2020, ci siano persone che prendono pensioni da centinaia di migliaia di euro l’anno mentre ci sono pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese,” hanno fatto sapere i 5Stelle, che hanno aggiunto: “Taglieremo le pensioni d’oro e creeremo un fondo per dare più soldi a chi ha lavorato duro per una vita e non sa come mantenere la propria famiglia e arrivare a fine mese”.
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