venerdì 22 giugno 2018

Finalmente! il M5S denuncia "il Foglio" di Giuliano Ferrara



“I giornalisti del Foglio ogni giorno schizzano fango contro il M5S”.



Lo denuncia Massimo Bugani, consigliere comunale 5Stelle a Bologna e socio dell’Associazione Rousseau.

I giornalisti del quotidiano fondato da Giuliano Ferrara, scrive l’esponente pentastellato su Facebook, “probabilmente preoccupati dall’imminente abolizione del finanziamento pubblico all’editoria grazie al quale campano alle spalle dei cittadini, ogni giorno schizzano fango contro il MoVimento”.

“Oggi hanno raschiato il fondo del barile per attaccare me e addirittura la mia famiglia e saranno denunciati per diffamazione,” fa sapere.

Bugani spiega poi le motivazioni della denuncia: Il Foglio ieri, in un articolo intitolato “Familismo a cinque stelle. Bugani, la moglie, e la festa del M5s” ha raccontato che Bugani ha partecipato all’organizzazione di “Italia 5 stelle” a Rimini in un doppio ruolo: come pianificatore dell’evento e marito di una delle manager dell’azienda, la Hb Comm, che ha allestito l’evento.

Il consigliere bolognese replica a queste accuse con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook:

“Mia moglie – scrive – lavora in un’azienda multinazionale leader nell’organizzazione di eventi. Organizzano da anni eventi come il mega concerto di Vasco Rossi a Modena Park. L’azienda, che è solo uno dei tanti fornitori utilizzati per Italia 5 Stelle, è stata scelta per questo, perché sono i migliori, non certo perchè ci lavora mia moglie”.

“Lei per altro – aggiunge – è una semplice dipendente, non una dirigente dell’azienda, e guadagna la stessa cifra (un normalissimo stipendio) sia che l’azienda organizzi 1000 eventi, sia che non ne organizzi nessuno.

“Il Foglio – prosegue – parla di ‘familismo’ e ‘conflitto di interessi’ e questo dimostra che sono incompetenti e in mala fede”.

“Non ho piazzato mia moglie in un’azienda e non ho nessun conflitto di interessi perché non ho creato nessuna agevolazione e nessun vantaggio per me e la mia famiglia con i soldi che sono stati liberamente donati dai cittadini e non espropriati tramite il finanziamento pubblico come quelli usati per pagare i giornalisti del Foglio,” conclude Bugani.


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