Meli a L’Aria che Tira: ‘I 5 Stelle non sanno neanche parlare in italiano, meglio che parlino in inglese’
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La macchina delle bugie continua a lavorare contro il M5S.
Oggi ne abbiamo l’ennesima dimostrazione a L’Aria Che Tira, trasmissione ormai tristemente nota per la sua linea anti 5 Stelle.
Ospite in studio, la giornalista del Corriere della Sera Maria Teresa Meli, anch’ella nota per la sua antipatia verso il M5S, ha criticato la tre giorni del ‘Villaggio Rousseau’, in cui il movimento guidato da Luigi Di Maio ha presentato il proprio programma e parte dei candidati alle elezioni del 4 marzo.
La giornalista ha detto:
“Hanno imitato Renzi con la presentazione delle slides, dopo averlo preso in giro. Hanno fatto quei titoli buffissimi in inglese. Ma parlate in italiano. Anzi, non lo sanno parlare, quindi forse è meglio l’inglese. Il M5s è un partito come gli altri, o meglio è un partito-azienda. Hanno deciso per il candidato presidente del Consiglio più accettabile, quello che spaventa di meno per quella sua arietta da ragazzino perbene”.
Meli ha proseguito dicendo: “Grillo si è messo da parte. Anzi, chiedo ai colleghi giornalisti di spiegarmi bene qual è la vera storia tra Grillo e il suo movimento, visto che dicono che è tornato e invece è di nuovo scomparso”.
Il giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa ha ribattuto osservando: “A me non ha convinto la scelta di alcuni candidati del M5s, perché mi sembra che siano stati selezionati con gli stessi criteri vigenti in altri partiti. Sono state preferite persone note a gente che ha manifestato un impegno coerente e lungo nella società civile. A parte questo, una delle più grandi mistificazioni di questa campagna elettorale è il continuo dire che i 5 Stelle debbano dimostrare la loro competenza, come se quelli di centrodestra e di cent
rosinistra che finora ci hanno governato fossero competenti. Ma scherziamo?”.
E ancora: “Ci siamo dimenticati di coloro che sono stati portati in Parlamento da questi schieramenti? Gente che non sa l’italiano e che è stata sbertucciata anche dalla satira. Vogliamo davvero credere che il M5s debba dimostrare la stessa competenza degli altri? Io mi auguro di no. Vorrei che fossero molto meglio”.
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