venerdì 9 giugno 2017

DIFFONDETE TUTTI PER AMORE DELLA VERITA': ECCO I FRANCHI TIRATORI DEL PD

Camera, franchi tiratori sulla legge elettorale: i nomi dei renziani che hanno tradito Renzi

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I franchi tiratori? Renziani. La conta poche ore dopo il tracollo alla Camera sulla legge elettorale riserva clamorose sorprese dentro il Pd, perché le prime accuse di tradimento ai deputati del Movimento 5 Stelle non reggono. O meglio: se è vero che molti grillini hanno scelto di votare a favore dell'emendamento gemello Biancofiore-Fraccaro (quest'ultimo dei 5 Stelle), in modo ambiguo ma non del tutto inatteso, è ben più sconcertante che anche tra i dem si siano annidati i cecchini.

Tutti puntano il dito contro la corrente orlandiana, la minoranza anti-renziana. Ma attenzione: durante il voto segreto che diventa palese per effetto dell'"errore tecnico" che mostra i voti sul tabellone di Montecitorio (quello fotografato e pubblicato dal dem Emanuele Fiano per "sputtanare" i voltagabbana) c'è un primo indizio: tra i dem ci sono molte lucine verdi, quelle cioè di chi ha votato a favore dell'emendamento contravvenendo alla posizione di governo e partito. Tra queste c'è anche quella di Michele Anzaldi, ultrà renziano che oggi pare essere stato rimosso dal ruolo di portavoce di Matteo Renzi. "Mi sono sbagliato. E poi, ho spostato il dito e ho votato correttamente", si è difeso lui sul Fatto quotidiano.


Passano pochi secondi, si ripete la votazione ed è il disastro, quello definitivo: si aggiungono una novantina di voti, molte luci rosse (voto contrario) diventano verdi (favorevoli). I franchi tiratori sono 59, con 18 deputati del Pd in missione e altri 18 assenti ingiustificati. Secondo Franco Bechis su Libero il tabellone illuminato potrebbe aver fornito anche un'identità ai franchi tiratori renziani: hanno votato a favore dell'emendamento, una prima volta, Umberto Marroni, Maria Chiara Gadda, Irene Tinagli, lo storico consigliere economico di Renzi Yoram Gutgeld, Tommaso Ginoble, Maria Gaetana Greco, Lello Di Gioia, Antonio Cuomo, Maria Chiara Carrozza, Umberto D'Ottavio, Gero Grassi, Vincenza Bruno Bossio, Marco Miccoli, Giampiero Giulietti, Giuseppe Lauricella, Paola Pinna e due seduti nei posti riservati ai membri del governo. "Da lì al voto finale altri 112 in banchi diversi da quelli del M5S hanno votato a favore dell'emendamento - conclude Bechis -. Di questi per forza di cose almeno la metà sedevano nei banchi Pd".

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