martedì 12 marzo 2019
Reddito di cittadinanza, Travaglio: ‘Tutti lo attaccano perché ce l’hanno con i 5Stelle. Perché tanto accanimento?’
È un durissimo editoriale contro i giornaloni quello di oggi di Marco Travaglio.
Il giornalista critica i suoi colleghi su come hanno trattato fin dall’inizio l’argomento del reddito di cittadinanza.
Già dai giorni successivi alla vittoria alle elezioni politiche del 4 marzo i media avevano parlato di fantomatiche code interminabili ai Caf del Sud Italia, ma dai dati diffusi qualche giorno fa è emerso che la prima Regione per richieste del Rdc è, insieme alla Campania, la regione più ricca d’Italia, la Lombardia.
Tra le prime Regioni c’è poi il Piemonte. “Eppure da un anno,” fa notare Travaglio “cioè da quando i 5Stelle vinsero le elezioni anche per la promessa del reddito di cittadinanza, quella misura minima di equità e redistribuzione sociale raccoglie una tale unanimità di dissensi, anzi di ostilità, anzi di insulti che non si era mai vista neppure per le peggiori leggi vergogna del ventennio berlusconiano”.
Il direttore del Fatto Quotidiano sottolinea che “la ‘narrazione’ imposta da tutti i partiti, le associazioni imprenditoriali, persino i vescovi italiani e i giornali al seguito (salvo un paio) è quella di una vergognosa misura assistenzial-elettorale per comprare i voti nel Sud dei fannulloni da divano, fancazzisti sofà e delinquenti”.
Travaglio si chiede il perché di tanto accanimento:” i poveri e il Welfare non fregano niente a nessuno, ma tutti attaccano il Rdc perché ce l’hanno con i 5Stelle,” scrive. E conclude: “Ormai quest’odio inestinguibile ha accecato l’intera classe dirigente, che ora brancola nel buio e non riesce più a vedere e capire quel che accade. Poi, ogni tanto, qualche genio si sveglia la mattina, scopre che i lombardi chiedono il reddito di cittadinanza più dei meridionali, e casca dal divano”.
Leggi l’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano…
Lo avesse fatto il PD oggi sarebbe il primo partito in Italia. Ma Renzi e compagni troppo presi a fare regali alle banche e alle multinazionali.
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