Caos dalla Gruber, Travaglio distrugge il giornalista del Corriere della Sera: "Ma tu cosa vuoi....

Tav, Travaglio sbotta contro giornalista del Corriere: "Criticavate il Governo perchè non si affidava agli esperti, ora che si sono affidati agli esperti criticate quest'ultimi. Perchè dobbiamo buttare i soldi nel cesso?"

Scontro sul Tav tra Marco Travaglio e Massimo Franco a Otto e Mezzo, trasmissione condotta da Lilli Gruber su La7.

La firma del Corriere della Sera ha detto che “la storia dell’analisi costi-benefici è un chiaro pretesto o per prendere tempo o per dire di sì facendo finta che si dice di no, oppure per dire di no”.

“Io non sono d’accordo,” ha replicato Travaglio. Franco ha ribattuto: “E meno male, sennò mi preoccuperei.

“Anche io mi preoccuperei” ha controbattuto il direttore del Fatto Quotidiano “Quando vi piacciono gli scienziati e gli economisti date ragione agli scienziati e agli economisti per dare degli ignoranti a chi governa, poi quando chi governo consulta gli scienziati e gli economisti, i quali dicono il contrario di quello che volete voi, allora a quel punto la scienza non conta più niente, conta la religione. Il Tav diventa un totem come nelle tribù sottosviluppate”.

“Ci sono degli esperti che dicono che buttiamo via 8 miliardi. Non c’è un solo esperto che sia riuscito a smontare quelle 80 pagine e voi continuate a dire che bisogna buttare 8 miliardi di soldi nostri, dei francesi e degli europei. E quello sarebbe un pretesto? Se avessero fatto le analisi costi-benefici prima di fare il Mose avremmo risparmiato tanti soldi. E se avessero evitato di buttare via i soldi nei vent’anni precedenti con tutte le grandi opere inutili, dalla Brebemi alle autostrade deserte, che hanno prosciugato le casse dello Stato, oggi saremmo uno Stato un po’ più prospero.

“Vedo un po’ di nervosismo,” ha risposto Franco.

“No, io non sono affatto nervoso. Sono appassionato perché si parla di soldi miei e anche tuoi. Se tu hai piacere che li buttino nel cesso, io non ho piacere. Io voglio che li amministrino bene, che li usino per fare cose giuste, non cose sbagliate”.

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