martedì 26 febbraio 2019

Lo studio: in vent’anni la moneta unica ha fatto guadagnare 23mila euro a ogni tedesco perdere 74mila euro a ogni italiano



L’euro ha impoverito gli italiani e arricchito i tedeschi.

È quanto emerge dal rapporto “20 anni di Euro: vincitori e vinti”, del think tank Cep (Centre for European Policy) di Friburgo

Secondo un nuovo studio di questo istituto, scrive il deputato del M5S Raphael Raduzzi su Facebook, “a 20 anni dall’introduzione dell’euro ogni cittadino tedesco ha guadagnato circa 23mila euro pro capite, mentre gli italiani ne hanno persi 74 mila. Dall’introduzione dell’euro l’Italia avrebbe perso oltre 8 miliardi!”

“I risultati” ha osservato Raduzzi “sono ottenuti grazie ad uno scenario controfattuale che tiene conto di gruppi di controllo e, a dire la verità, è solo l’ultimo di una lunga serie. D’altra parte tutti i maggiori economisti avevano avvertito i politici europei che sarebbe finita in questa maniera. In sintesi la Germania si è dotata di una moneta totalmente sottovalutata rispetto alla sua economia e che invece di rivalutare svaluta. Il risultato è il suo enorme surplus commerciale che sempre più spesso crea problemi economici e politici globali”.

L’immagine che vedete sopra, ha precisato l’esponente 5Stelle, è tratta dallo studio ed è “la rappresentazione plastica di chi ci ha guadagnato e di chi ci ha perso”.

Nella scheda sull’Italia si legge che “in nessun altro Paese tra quelli esaminati l’euro ha causato simili perdite di prosperità. Questo è dovuto al fatto che il pil pro capite italiano ha ristagnato da quando è stato introdotto l’euro. L’Italia non ha ancora trovato un modo per essere competitiva all’interno dell’Eurozona. Nei decenni prima dell’euro il Paese a questo fine svalutava la sua moneta. Dopo l’introduzione dell’euro questo non è stato più possibile. Sarebbero state necessarie riforme strutturali. La Spagna mostra come queste riforme possano ribaltare il trend negativo”.

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