giovedì 17 gennaio 2019

Bomba contro Renzi, Unicef ha deciso: Querela verso suo cognato, reo di essersi intascati soldi destinati ai bimbi africani



Arriva dall’organizzazione no profit americana Operation Usa di Los Angeles la prima querela che consente di far partire l’inchiesta per appropriazione indebita di fondi pari a 5,5 milioni di dollari, erogati da organizzazioni umanitarie che riguarda i fratelli Conticini, tra cui il cognato di Renzi, Andrea, marito della sorella Matilde.

Questa inchiesta era bloccata in virtù della modifica alla legge sulla appropriazione indebita approvata dal Governo Gentiloni. Questo intervento normativo ad opera di Gentiloni stabiliva che la procedibilità per questo reato poteva avvenire solo per querela di parte, in altre parole il magistrato non poteva procedere d’ufficio, ma era necessario che fosse la parte danneggiata a chiedere l’intervento della magistratura con la querela.

Da notare che questa norma di Gentiloni era stata posta in essere a maggio dello scorso anno, e cioè subito dopo le elezioni politiche del 4 marzo, che aveva visto la grande vittoria dei 5 Stelle e la disfatta del PD, e poco prima che si insediasse il Governo 5Stelle – Lega presieduto da Giuseppe Conte.

Non poteva non ravvisarsi, a parere di molti, il dubbio che si trattasse di un intervento legislativo ad personam, e cioè che anche il PD renziano avesse imparato in fretta da Berlusconi e avesse percorso i discutibili e discussi sentieri normativi di quest’ultimo predisponendo norme che coprissero casi particolari.

Ad ogni modo, siccome la legge è legge, i magistrati, vedendosi con le mani legate, hanno inviato una comunicazione alla ONG americana chiedendo se essa intendesse procedere con querela per le accuse che riguardavano i fratelli Conticini. In tempo utile, cioè entro 90 giorni, è arrivata la risposta affermativa con l’attivazione della querela.

Ora quindi i magistrati possono procedere e far partire l’inchiesta sui fondi pervenuti alla società dei fratelli Conticini dalla ONG americana Operation Usa, pari a 5,5 milioni di dollari.

A essere precisi e completi nell’informazione ai magistrati nel frattempo è stata aperta una nuova strada, quella della ‘Legge Spazza Corrotti’ voluta dai 5 Stelle e portata avanti caparbiamente dal Ministro Bonafede. Essa è stata promulgata il 10 gennaio, ma non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Perciò prima della pubblicazione non possono studiare i dettagli e verificare l’applicabilità al caso che hanno in esame.

Se i magistrati ravvisassero che la ‘Legge Spazza Corrotti consente loro di poter procedere d’ufficio, allora potrebbero partire anche con l’inchiesta riguardante i 3,8 milioni di dollari che sono stati versati, sempre alla società dei Conticini, invece dall’Unicef la quale, ad oggi, ancora non ha risposto alla richiesta della procura fiorentina circa la sua volontà di procedere alla querela.

Sempre per essere precisi, sul suo sito, Unicef Italia, a ottobre, diede la giustificazione alla sua mancata risposta ai magistrati di Firenze nel fatto che le somme erano “il corrispettivo di prestazioni nell’ambito di regolari contratti in diversi paesi del mondo”. I magistrati inquirenti della procura fiorentina ritengono però che una parte di quella somma sia passata sui conti personali di Alessandro e Luca Conticini per essere poi usati in investimenti immobiliari.

Secondo la ricostruzione della procura la cifra complessiva versata alla società dei Conticini dalle due organizzazioni umanitarie è stata di 10 milioni di dollari.

I pm fiorentini ritengono che oltre 6,6 milioni di dollari sarebbero stati impiegati dai fratelli Conticini per investimenti in immobili e per acquistare quote di alcune società della famiglia Renzi o di persone a essa vicine.

Un’accusa, per la sua rilevante portata, che non ha bisogno di commenti.

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