lunedì 12 novembre 2018

Salvini sta con i 5 stelle: "E' vero, i giornali buttano fango"




“Faccio il giornalista, apprezzo la libertà di pensiero, di parola e di critica ma nei confronti di questo Governo, mio e della Lega in particolare, da 5 mesi a volte non c’è informazione, ma c’è pregiudizio”.


Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine della sua visita a Eicma, in riferimento ai commenti nei confronti dei giornalisti da parte di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista dopo l’assoluzione della sindaca di Roma, Virginia Raggi.

“Io solidarizzo con i colleghi che fanno bene il loro lavoro, non con quelli che applicano il pregiudizio e non la notizia. Ci sono giornalisti che scrivono di peggio e su di me ne ho lette di tutti i colori però facendo il giornalista taccio, se un giornale non mi piace non lo compro, se una trasmissione non mi piace cambio canale” ha continuato.

“Ma mi metto nei panni di chi ha vissuto sotto stress come il sindaco Raggi e i capi del Movimento per mesi e per anni, quindi posso comprendere l’agitazione” ha concluso.

In particolare, si fa riferimento alla dichiarazioni di Luigi Di Maio, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Il peggio in questa vicenda lo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi”.

“La vera piaga di questo Paese è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente. Gli stessi che ci stanno facendo la guerra al Governo provando a farlo cadere con un metodo ben preciso: esaltare la Lega e massacrare il Movimento sempre e comunque. Presto faremo una legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti!” ha proseguito il vicepremier M5S.

Mentre Alessandro Di Battista, sempre su Facebook, ha scritto: “Giornalisti pennivendoli-puttane”. “Oggi la verità giudiziaria ha dimostrato solo una cosa: che le uniche puttane qui sono proprio loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà. I colpevoli sono quei pennivendoli che da più di due anni le hanno lanciato addosso tonnellate di fango con una violenza inaudita. Sono pennivendoli, soltanto pennivendoli, i giornalisti sono altra cosa”.

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