venerdì 28 settembre 2018
Meraviglioso, i quotidiani finanziari stranieri elogiano Di Maio e Salvini: "Hanno dato un brutto colpo all'establishment italiano"
“L’establishment italiano ha subito un brutto colpo dal duo populista Di Maio-Salvini, i quali hanno vinto la loro prima battaglia per finanziare le costose promesse fatte in campagna elettorale”.
Lo scrive John Follain in un’analisi per il quotidiano finanziario Bloomberg.
“Dopo lunghe e tese trattative che hanno messo in pericolo la posizione di ministro dell’Economia di Giovanni Tria – prosegue il giornale americano – giovedì notte i vicepremier Di Maio e Salvini hanno annunciato trionfalmente che è stata raggiunta l’intesa sul deficit al 2,4 per cento. E’ sopra la soglia del 2 per cento che è emersa come cartina al tornasole per i mercati finanziari, preoccupati del fatto che la pressione per mantenere le promesse elettorali metterebbe a rischio le finanze statali e violerebbe i limiti del bilancio dell’Unione europea”.
“Claudio Borghi, l’euroscettico Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera che l’Italia non sarà ‘ostaggio’ dei mercati,” scrive ancora Follain, il quale riporta che “i bond italiani sono crollati venerdì, con il rendimento a 10 anni in aumento di ben 21 punti base, il massimo da giugno. Erano di 19 punti base più alti, al 3,08 percento alle 21:50 a Roma. I rendimenti a due anni sono saliti di 26 punti base, all’1,02 percento”.
L’accordo sul deficit, spiega Bloomberg, “è una battuta d’arresto per Tria e il presidente Sergio Mattarella” i quali “avevano cercato di moderare gli istinti più estremi del governo, formato in giugno dalla forza antisistema M5S di Di Maio e dalla Lega anti-migranti di Salvini”.
Il quotidiano americano riporta anche il commento di Erik Jones, professore di economia politica internazionale alla Johns Hopkins University di Bologna: “Questa è una sconfitta per Tria. Il debito crescerà rispetto al PIL, e il governo subirà pressioni mentre elabora il budget”.
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