martedì 21 agosto 2018

Un epico Marco Travaglio umilia Renzi: "E' diventato un incrocio tra Paperino, Fantozzi e Tafazzi che porta jella a se stesso e buono agli altri’




“Quello che per quattro anni fu il Gastone della politica, che portava buono a se stesso e jella agli altri, è diventato l’esatto opposto: un incrocio tra Paperino, Fantozzi e Tafazzi che porta jella a se stesso e buono agli altri”.



Così Marco Travaglio su Matteo Renzi nel suo editoriale di oggi intitolato “Rogito, ergo sum”.

Il direttore del Fatto Quotidiano ricorda che nonostante promise di rimanere in disparte e fare il “senatore semplice”, l’ex segretario del Pd seguita ad essere al centro dell’attenzione.

Gli effetti di questa strategia scelta da Renzi però hanno effetti indesiderati, infatti – scherza Travaglio – pare che Di Maio abbia eretto al suo rivale “un altarino con la sua effigie (al posto di quella di Fassino) e ogni sera, prima di coricarsi, gli dedichi una preghiera riconoscente”.

Così quando Renzi dice qualcosa – osserva Travaglio – accade l’esatto opposto.

Il giornalista passa in rassegna gli episodi delle ultime settimane e degli ultimi mesi che vedono protagonista “il Tafazzi di Rignano”: ad esempio l’indagine sull’emissione di fatture false a carico dei genitori e quella a carico del cognato sui soldi destinati ai bimbi africani.

Non troppo tempo prima l’ex premier aveva denunciato un complotto contro il padre e la madre e da un mese a questa parte chiede indietro i 49 milioni spariti della Lega.

Ma non è finita qui: Travaglio cita anche il caso del lancio dell’uovo contro l’atleta nera che si era rivelato un boomerang per il Partito Democratico o quello dei selfie di Salvini al funerale. Come riportato anche da Silenzi e Falsità, in rete sono spuntati i selfie fatti da Renzi all’uscita dalla camera ardente dove rese omaggio al feretro di Tina Anselmi.

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