giovedì 26 luglio 2018
Quanti candidati a dirigere i tg Rai: Gabanelli, Gomez, Giordano, Del Debbio...
Sono ancora da sciogliere i nodi del presidente e dell'ad, ma già Salvini e Di Maio sono pronti a mettere le mani sui telegiornali. E impazza il totonomi...
Il totonomi della Rai continua ad essere una delle telenovele più appassionanti di questa stagione estiva della politica. Il primo nodo da sciogliere resta ovviamente quello dell'amministratore delegato. Nel vertice di ieri sera con il premier Giuseppe Conte e i ministri Giovanni Tria, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sarebbe trovato l'accordo su Fabrizio Salini (Stand By Me), ritenuto dalla Lega troppo renziano, ma gradito sia al M5s che al titolare dell'Economia. In cambio, però, il Carroccio pretenderebbe naturalmente la presidenza, per la quale la candidata più gettonata è Giovanna Bianchi Clerici. Il problema è che i pentastellati la considerano eccessivamente schierata politicamente, per non parlare del fatto che è già stata condannata per danno erariale dalla Corte dei Conti nel 2013. E così riprendono quota anche le alternative: il berlusconiano Fabrizio Del Noce, ex direttore di Rai1 caro alla first lady leghista Elisa Isoardi, o addirittura Giovanni Minoli. Insomma, la partita dei vertici sembra ancora tutta da giocare.
Ma quella per la quale i leader politici non vedono l'ora di scendere in campo riguarda i direttori dei tg. In teoria, la nomina spetterebbe all'ad, ma si sa, la macchina dell'informazione crea consenso. E così per il Tg1 Salvini punterebbe su Gennaro Sangiuliano, attuale vice, uno dei primi a sdoganare il vicepremier con una serie di selfie, ma che vanta anche conoscenze accademiche in comune con il premier Conte. Ma la testata della prima rete interessa molto anche a Di Maio, pronto a far valere i suoi numeri in parlamento. E sul fronte pentastellato la girandola di nomi è più ampia: si va da Milena Gabanelli a Peter Gomez, da Alberto Matano (amico del deputato Vincenzo Spadafora) a Giuseppe Malara. Per il Tg2 si parla di Mario Giordano, apprezzato da entrambi i partiti, ma forse anche di Paolo Del Debbio, fatto fuori dalla nuova Mediaset anti-populista. Per il Tg3 la candidata gradita all'ala sinistra dei Cinque stelle sarebbe invece Federica Sciarelli, la storica conduttrice di Chi l'ha visto?.
Poltrone a disposizione
Infine ci sono da riempire anche le caselle del giornale radio, dei telegiornali regionali (che non dispiacciono alla Lega, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative) e di Rai Sport. La fila di giornalisti che bussano alla porta, insomma, si allunga: e sono quasi tutti volti nuovi o quasi. Perché il governo del cambiamento non può che passare anche dalla televisione.
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