venerdì 1 giugno 2018
Travaglio: "Governo? Per la prima volta non abbiamo un ministro inquisito o condannato dal 1994"
Così Marco Travaglio sul nuovo Governo:
"Dopo tanti fallimenti e colpi di scena, abbiamo un governo di compromesso: magari non entusiasmante, ma nemmeno terrificante come l’hanno dipinto i giornaloni prim’ancora che nascesse. Tutto se ne può dire, fuorché che sia peggiore di quelli degli ultimi 15 anni. Non c’è neppure un ministro inquisito o condannato, ed è la prima volta dal 1994. Nessun ministro puzza di berlusconismo, ed è la prima volta dal 1983, quando con Craxi iniziò la lunga e ininterrotta stagione nera delle leggi ad personam e ad aziendam. I pericoli potrebbero arrivare dal Viminale, se Salvini tornasse indietro dal pragmatismo delle ultime settimane per reindossare i panni del Cazzaro Verde xenofobo e sparafucile da campagna elettorale permanente. E poi dall’ansia di fare tutto subito, anziché procedere gradualmente, sfasciando i conti pubblici. B. intanto schiuma di rabbia perché, per la prima volta da oltre 40 anni, pare ridotto a pelo superfluo della politica, come i suoi compari renziani. Ma, per averne la certezza, aspettiamo il vero “cambiamento”: su conflitto d’interessi, Rai, corruzione, evasione, mafia e prescrizione. Queste leggi non costano nulla: se restassero lettera morta, dimostrerebbero che dietro Salvini c’è ancora B. Ma basta con i processi alle intenzioni: avevamo letto che il capo leghista non voleva fare il governo, invece l’ha fatto. Cedendo su Savona e accettando la mediazione di Mattarella e Di Maio. Il quale ha sbagliato molto. Ma l’altroieri è stato bravo a salire al Colle sacrificando il suo orgoglio personale, per mettere Salvini alle strette e portare a casa il risultato. Se il gioco valeva la candela, lo vedremo presto."
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