giovedì 8 febbraio 2018

Luigi Di Maio è una furia contro Rai e Mediaset. Ecco cosa sta succedendo


di Luigi Di Maio


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Nei prossimi 24 giorni si decidono i prossimi 10 anni del nostro Paese. Il momento delle elezioni politiche del 4 marzo è cruciale, per l'Italia e per l'Europa. Non è più tollerabile che la campagna elettorale sia falsata e inquinata in questo modo osceno da giornali e televisioni. Così non è una campagna ad armi pari.

Chiedo a dirigenti, direttori e giornalisti di fare un passo indietro rispetto agli ordini di scuderia dei partiti, a cui non sono tenuti a obbedire, e di mettersi a fare informazione seria e imparziale. Il problema dei media in Italia si trascina da anni e i partiti non hanno mai fatto una seria legge sul conflitto di interessi e sull'indipendenza dell'editoria. In Italia due delle tre televisioni principali sono direttamente in mano ai partiti.

Mediaset è di proprietà di Berlusconi, il traditore della Patria il cui nome è presente nel simbolo della principale forza politica del centrodestra pur essendo condannato in via definitiva e incandidabile. La RAI è nelle mani del governo ed è gestita da Mario Orfeo, nomina politica di Matteo Renzi, che è l'attuale segretario del Pd. La tv pubblica e la principale tv privata usate direttamente da due partiti il cui scopo è mettersi insieme dopo le elezioni. È uno scandalo.

Per i giornali la situazione non è diversa. Il Giornale è di Berlusconi. La Stampa e La Repubblica, il cui condirettore è addirittura candidato col Pd, sono di De Benedetti, noto come tessera numero uno del Pd. Per i settimanali stessa storia: Panorama di Berlusconi, L'Espresso di De Benedetti. È un sistema marcio che si autoalimenta di fake news e che ha un unico scopo: dare addosso al MoVimento 5 Stelle in quest'ultimo mese di campagna elettorale.

Guardate i giornali e i tg di ieri e di oggi. La Repubblica ha confezionato una fake news sui rimborsi dell'europarlamento attaccando in maniera ignobile una dipendente del gruppo (non un europarlamentare) ed è stata smentita dalla segretaria generale, ma nonostante ciò continuano a rilanciare la notizia come se fosse vera. Non una parola sugli europarlamentari italiani di Pd, Forza Italia e Lega che se ne fregano del loro mandato e si sono candidati in Parlamento e che stanno facendo proprio ora campagna elettorale con i soldi e i rimborsi del Parlamento Europeo; bene: li denunceremo all'OLAF. La richiesta di rinvio a giudizio della Procura per Silvio Berlusconi non è andata in nessun telegiornale Rai della sera né di Mediaset. Sull’assessore del Pd indagato per corruzione in Puglia ieri solo due brevi citazioni al Tg1 e Tg3, ma senza dire due cose fondamentali ovvero che Caracciolo è ancora consigliere regionale e che è candidato alla Camera per il Partito democratico.

Nessun tg ha dato notizia della candidatura nelle file del centrodestra di Giggino a purpetta, plurindagato nonché ex autista di Raffaele Cutolo, il boss della Nuova Camorra Organizzata. Stessa omertà su tutte le decine di altri impresentabili presenti nelle liste di centrosinistra e centrodestra. Una vergogna. I migliori spazi tv della RAI in questo mese finale sono stati concessi da Orfeo a Renzi e a Berlusconi, che guidano partiti che sono la metà del MoVimento 5 Stelle. Forse Orfeo si è spaventato per la battuta di Fiorello a Sanremo? Stia tranquillo e faccia il suo dovere nei confronti dei cittadini che gli pagano lo stipendio, anzichè fare favori a Renzi che gli ha fatto fare carriera. Invito tutti voi cittadini a denunciare le fake news e a scrivere alle redazioni di telegiornali e giornali ogni volta che sentite o leggete una balla. Facciamo capire a questa gente che voteremo in piena libertà.

Auspico che anche il Presidente Mattarella intervenga per garantire l'indipendenza e l'imparzialità dei media, in particolare quelli pubblici, soprattutto in questa delicata fase della campagna elettorale. Il M5S è al 30% e in crescita costante ma non possiamo più tollerare tanta scorrettezza nei nostri confronti e nei confronti degli elettori.

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