domenica 11 febbraio 2018

Il mega-appalto di Pagine gialle che ha fatto la fortuna dei Renzi


Che forza Eventi 6! L’aziendina della famiglia Renzi è schizzata in orbita proprio nel periodo di maggior fulgore di Matteo, quando tra il 2013 e il 2017 è stato capo del Pd e poi del governo.


LINK SPONSORIZZATO


Da piccola impresa di provincia è diventata protagonista di un mercato gigantesco, anche se non più sulla cresta dell’onda, eroso da Internet e Google e snobbato dalla clientela: il mercato della consegna in tutte le case d’Italia di circa 20 milioni di elenchi delle Pagine Gialle e Bianche. Da società presente da anni nel settore, ma con un ruolo assai marginale e schiacciata da Poste che con i suoi 30 mila portalettere è stata a lungo l’azienda quasi naturalmente predisposta per le consegne dei volumi, Eventi 6 ha spiccato tra il 2016 e il 2017 un balzo prodigioso fino a occupare quasi il 60 per cento del mercato, il 57 per l’esattezza. Ogni 10 elenchi consegnati nei mesi scorsi alle famiglie italiane 6 sono passati per le mani della piccola impresa dei Renzi, che con i suoi 4 dipendenti fissi dichiarati c’è da ritenere abbia fatto i salti mortali per onorare l’impegno. È stato un successo travolgente, ma ahimé effimero. Appena le fortune di Matteo hanno cominciato ad appannarsi anche la stella della Eventi 6, forse per un caso o forse per una semplice coincidenza, ha preso a brillare di meno. Nel 2018, i 20 milioni di elenchi delle Pagine Gialle saranno affidati a un’altra azienda, la bresciana Deliverando. Così ha deciso la società Pagine Gialle che dopo un’operazione di fusione per incorporazione si chiama Italiaonline. Come responsabile del marketing a Pagine Gialle c’è stato a lungo Mauro Gaia, il manager che proprio Renzi ora vorrebbe capo della pubblicità Rai. E forse pure questa è una coincidenza. Non è chiaro il motivo del cambio di fornitore per la distribuzione degli elenchi, avvenuto proprio nel momento dell’apoteosi della Eventi 6. A Italiaonline sono laconici: “Abbiamo fatto le nostre valutazioni di mercato e abbiamo deciso di cambiare”… Continua a leggere su "IlFattoQuotidiano.it"


Nessun commento:

Posta un commento