lunedì 15 gennaio 2018
Gentiloni attacca i 5 stelle. Di Maio lo schianta. Ecco cos'è successo
In un lungo post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo il candidato premier del M5S Luigi Di Maio ha chiesto le dimissioni di Paolo Gentiloni in caso il premier voglia continuare a fare campagna elettorale.
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Sabato scorso Gentiloni aveva criticato la giunta pentastellata di Roma guidata da Virginia Raggi accusandola di “scarsa efficienza”.
Di Maio ha scritto:
“Parlano di Roma che noi governiamo da meno di due anni e che loro hanno governato, depredato e distrutto in 20 anni di alternanza destra e sinistra e ora vogliono raccontarvi che è colpa nostra. L’hanno ridotta loro la città in macerie, noi ci siamo presi la responsabilità di ritirarla su. E lo stiamo facendo. Stiamo facendo quello che loro non hanno mai fatto in 20 anni. Stiamo pensando ai rifiuti, ai trasporti e alla sicurezza. Cose di cui loro si sono sempre altamente fregati per dare vita al grande immondezzaio di mafia capitale che ha visto i loro uomini indagati, arrestati e condannati. Loro hanno usato Roma come un bancomat, noi stiamo lavorando per restituire dignità alla capitale e ai suoi cittadini. Loro non hanno alcun diritto di parlare. Devono lasciarci fare e supportarci quando sono istituzioni, non come fa Gentiloni che si mette a fare campagna elettorale pontificando sulla nostra gestione di Roma, lui che non è stato votato da nessuno e che non ha avuto nemmeno la dignità di dimettersi al momento dello scioglimento delle Camere. Se Gentiloni vuole fare campagna elettorale lo dica chiaro e si dimetta.”
A Torino, ha proseguito, Di Maio “stessa musica”. Si tratta, secondo il capo politico dei 5 Stelle, di “un’opera di demonizzazione” in cui “i partiti sono aiutati anche dai media”. “Pensiamo a tutta l’attenzione spropositata su Torino e Roma che loro hanno devastato e che oggi sono
amministrate dal M5S. Parliamo di Comuni che per decenni sono stati governati e portati allo sfascio dai partiti, con i servizi pubblici al collasso, nessun piano per i rifiuti, il sistema dei trasporti in ginocchio, le strade piene di buche e un debito enorme” ha aggiunto.
Bravissimo Di Maio, confermo tutto quello che hai detto nella lettera, tutti i governi precedenti e quelli attuali, dovrebbero marcire in galera, per averi ridotto l'ITALIA nostra bella PATRIA, in queste condizioni.
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