Il Rally tour per informare gli italiani del programma di Governo del M5S è partito. Luigi Di Maio, candidato premier per i pentastellati, è uno stakanovista. Nella sua ultima dichiarazione, rilasciata tramite il suo account di Facebook, Luigi parla di programmi e lancia una frecciatina ai giornalisti:
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"Ogni giorno un giornalista si sveglia e sa che deve tirare per la giacchetta il MoVimento 5 Stelle. Un giorno la Lega, un altro "la cosa rossa". Per corroborare la tesi ci si affida, a seconda dei casi, o al racconto di incontri mai avvenuti o a virgolettati falsi e non attribuiti a nessuno. Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze con nessuno e non sta pensando a chi "aprire" o con chi "fare intese".
Da una settimana è iniziato il Rally per l'Italia perché la mia priorità è raccontare a quante più persone possibile il nostro progetto. Ho il piede sull'acceleratore per incontrare aziende, imprenditori, associazioni, professionisti, studenti, cittadini, mamme. Questa è la mia unica preoccupazione. Il nostro obbiettivo è avere i numeri per formare il nostro governo. Se il giorno dopo le elezioni i numeri non saranno sufficienti, allora ci rivolgeremo a TUTTE LE FORZE POLITICHE (in piena trasparenza) seguendo le prassi costituzionali. Avremo un programma articolato per punti e chi ci darà la fiducia farà partire il governo che cambierà il Paese e assicurerà una migliore qualità di vita agli italiani per proiettarci finalmente nel futuro.
L'unica considerazione seria davanti al pulviscolo di partitini e alleanze improbabili è che nessuno di loro ha le idee chiare per andare al governo. A destra bisticciano (in Sicilia la Lega ha già mollato la maggioranza facendo piombare la regione nel caos), a sinistra continuano a scindersi fino all'infinito e sono definitivamente fuori dalla partita per il governo.
Noi partiamo dal 30% e possiamo arrivare al 40%. In Sicilia, nelle peggiori condizioni politiche possibili, abbiamo raggiunto il 35%, alle politiche le condizioni per noi sono più semplici. Siamo gli unici compatti con un unico programma e un unico candidato premier. Gli altri continuino a litigare per le poltrone e per la "leadership".
Noi siamo avanti. Il Rally è già iniziato. Ci vediamo al traguardo!
Ps. Inutile parlare di parlamentarie in questo momento. Non ci saranno parlamentarie prima dello scioglimento delle camere."
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