Sarà che in questi anni hanno pappato talmente tanto che non ne hanno più bisogno.
L’ultima pagliacciata della casta per ottenere la discussione in aula e la fiducia sulla legge ius soli è lo sciopero della fame.
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Una misura che dovrebbe essere presa in casi estremi e non per spingere l’approvazione di una legge che, in questo momento, non è una priorità per il Paese.
Una misura che i politici avrebbero dovuto prendere molto prima, magari per protestare contro i giovani che non trovano lavoro e che devono scappare all’estero, per i disoccupati, o per gli anziani che hanno pensioni da fame.
Una misura che, semmai, dovremmo prendere noi: cosa succederebbe se tutti noi italiani arrabbiati facessimo lo sciopero della fame finché non otteniamo le dimissioni di massa del parlamento?
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