Legge elettorale, Lezzi (M5s) vs Sallusti: “Siete ingiustificabili e ridicoli”. “Smettetela di prendere in giro la gente”
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Bagarre a L’Aria che Tira (La7) tra la senatrice del M5S, Barbara Lezzi, e il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. Il casus belli è la protesta dei pentastellati contro la fiducia sulla legge elettorale. “La maggioranza ha chiesto di essere commissariata. E’ qualcosa di mai visto”, denuncia la parlamentare salentina in collegamento da piazza Montecitorio. E Sallusti obietta: “Veramente abbiamo già visto una volta il commissariamento della democrazia e della volontà popolare e solo in casa grillina. A Genova gli elettori grillini avevano scelto un candidato che non piaceva a Grillo e quindi è stato messo da parte e sostituito. In Sicilia è successa la stessa cosa”. “Sallusti, non sia ridicolo”, ribatte Lezzi. “Non sono ridicolo” – replica il giornalista – “Siete voi che dovete smettere di prendere in giro la gente“. Si scatena il caos in studio con le voci dei duellanti che si accavallano. “Lei deve solo ammettere che Berlusconi vuole allearsi con Renzi” – accusa la senatrice – “Questa è la verità”. “Ripeto le mie domande” – ribadisce Sallusti – “E’ vero o no che voi avete sostituito d’imperio un candidato che ha vinto le primarie? E dov’è il reato costituzionale nell’ipotesi di governare con Berlusconi?“. “Io rispondo solo nel momento in cui Berlusconi ammetterà ai suoi elettori che vuole governare con la sinistra”, risponde Lezzi. “E cosa c’entra Berlusconi?”, insorge il direttore de Il Giornale. “Quell’accordo tra Berlusconi, Renzi e la Lega è vergognoso” – ripete Lezzi – “Siete ingiustificabili. Chi decide le liste di Berlusconi? Le decide lei? Noi facciamo le primarie online trasparenti. Nel momento in cui ci sono delle persone che, anziché tutelare e promuovere il M5S, lo denigrano, allora subentra il garante. Però le le liste non sono fatte come le fa Berlusconi che decide anche chi deve andare in Parlamento. Questa è la cosa più grave e antidemocratica. E voi siete ingiustificabili, se non ridicoli“
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