giovedì 24 agosto 2017
CIAMPI? DA MORTO CI COSTERA’ PIU’ CHE DA VIVO! LA SCIURA FRANCA? NON SOLO EREDITA LA PENSIONE DA PARASSITA, MA AVRA’ DIRITTO ANCHE AD UNA LIQUIDAZIONE DA VERGOGNA
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Tutti i Senatori a vita hanno regolarmente ricevuto gli assegni di fine mandato dagli anni ’50 fino ad oggi. In tutto ne sono stati erogati 34, regolarmente incassati alla morte dei legittimi eredi in 32 casi e da associazioni di beneficenza in altri 2.
Il caso Cossiga – Con i suoi 22 anni da Senatore a vita, Andreotti non è stato il più longevo: nella classifica generale viene battuto da Cesare Merzagora (28 anni), Amintore Fanfani (27) e Giovanni Leone (23). Poi c’è Cossiga con 18 anni di Senatore a vita: il suo è l’unico caso in cui l’assegno di fine mandato è stato inserito nel bilancio pubblico del Senato. Per inciso, nel fondo di solidarietà per i senatori dell’anno 2010 è indicato il “pagamento agli eredi di persona deceduta” della cifra di 901.818,23 euro. E Cossiga era il solo senatore in carica deceduto nel 2010. Gli eredi Andreotti superarono la cifra del Milione.
Gli altri nomi – Tra gli altri Senatori a vita deceduti nella storia repubblicana, tra gli altri, si rircordano Norberto Bobbio (20 anni di attività), Leo Valiani (19 anni), Giuseppe Saragat (17), Giovanni Gronchi(16 anni), Eugenio Montale (14 anni), Oscar Luigi Scalfaro (13 anni),Gianni Agnelli (12 anni) e Rita Levi Montalcini (11 anni). Tra i meno longevi, Arturo Toscanini (1 giorno solo, poi le dimissioni), Trilussa (20 giorni), Mario Luzi (4 mesi) e Vittorio Valletta (9 mesi).
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