martedì 20 giugno 2017
SVELATO IL PIANO SEGRETO DELLA GERMANIA: CONDIVIDETE QUESTA NOTIZIA SENZA SOSTA
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Se salta l’euro la Germania e i paesi del nord Europa hanno pronto un Piano B.
Ne parla Limes:
“Il nucleo decisivo per la Bundesrepublik è quello monetario. L’euro, concepito da francesi e italiani come riparazione che i tedeschi dovevano agli europei per essersi unificati, funziona da moltiplicatore della potenza commerciale tedesca nel mondo.
Divisa bizzarra, priva di uno Stato che la garantisca. Espressione di economie e culture monetarie incompatibili: la mediterranea, nostalgica della crescita fondata sullo stimolo della domanda favorito dall’inflazione; la tedesca e dei suoi satelliti vincolata ai mercati esteri, custode del rigore e refrattaria alla scorciatoia inflattiva.
A tenere in vita l’euro resta la paura delle catastrofi derivabili dalla sua morte. Merkel cercherà di salvare l’Eurozona nella sua configurazione geografica attuale, finché possibile.
Dopo il traumatico G7 di Taormina, quando con raro pathos ha solennizzato la crisi con gli Stati Uniti, ormai «inaffidabili», e proclamato che «noi europei dobbiamo veramente prendere il nostro destino nelle nostre mani», la cancelliera pare disposta a considerare l’ipotesi di un bilancio comune, di un ministro delle Finanze per l’Eurozona, forse di quasi-eurobond mascherati.
Ma il Piano B, ossia un euro del Nord (Neuro) centrato sulla Germania e irradiato nella sua catena del valore mitteleuropea e scandinava, è pronto a scattare in caso d’emergenza.
Quanto basta comunque a inquietare l’establishment di Washington. Nelle parole del presidente del Council on Foreign Relations, Richard Haass: «Quando Merkel dice che l’Europa non può fidarsi degli altri e deve prendere i problemi nelle sue mani segna uno spartiacque – e disegna ciò che gli Stati Uniti hanno cercato di evitare dalla fine della seconda guerra mondiale».”
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